
VALCO SAN PAOLO — Venerdì 27 giugno gli inquilini di Via Pincherle scendono di nuovo in strada. “Qui Staremo Bene”, questo il titolo dell’iniziativa, sarà una festa di quartiere, ma anche una mobilitazione popolare. Una passeggiata rumorosa partirà alle 18:00 da Via Pincherle e attraverserà il quartiere per concludersi con una cena sociale agli Orti Urbani di Largo Veratti.
Ma dietro il clima festoso si cela una situazione complessa: 117 famiglie rischiano nuovamente lo sfratto. Gli appartamenti in cui vivono, salvati nel 2009 dalla speculazione edilizia grazie all’intervento dell’ATER (l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Lazio), ora potrebbero essere messi in vendita a prezzi di mercato. Un ribaltamento inaspettato che mette in crisi decine di nuclei familiari, molti dei quali composti da anziani, disabili e famiglie con bambini.
“Non possiamo permetterci 200mila euro per restare nelle nostre case,” denunciano gli inquilini. “Non possiamo accettare che chi ci salvò ieri ci cacci oggi per fare cassa.”
La situazione ha suscitato indignazione anche fuori dal quartiere. In molti vedono nella battaglia di Via Pincherle un simbolo più ampio: il diritto alla casa minacciato da logiche speculative, anche quando mascherate da enti pubblici. “Pincherle è ovunque”, si legge nell’appello degli organizzatori, rivolto alle realtà sociali, ai movimenti per l’abitare, agli artisti, agli attivisti e a tutti coloro che credono nella casa come diritto e non come merce.
Redazione