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Rifiuti: in Municipio VIII si arriva all’ultimatum

Con la raccolta in affanno il minisindaco Ciaccheri richiama i vertici di Ama alle loro responsabilità

RIFIUTI – Sono passate poche settimane dalla crisi nel ritiro dei rifiuti sul territorio del Municipio VIII, ma la situazione sembra essere tornata nuovamente grave. Le immagini di cumuli dei rifiuti ai piedi dei cassonetti (spesso vuoti) non mancano e da via Benedetto Croce si promette battaglia.

DAL MUNICIPIO VIII – Lo scontro tra Ama e i vertici del Municipio che ha tenuto banco all’inizio di questa consiliatura potrebbe tornare di attualità. Il Presidente Ciaccheri nelle scorse settimane ha minacciato una diffida all’Ama, ma oggi la situazione del ritiro non sembra essere migliorata. “A meno di venti giorni dagli ultimi gravi episodi che abbiamo denunciato, il nostro Municipio è di nuovo una discarica a cielo aperto e per questo ho deciso di firmare un ultimatum ad AMA – ha comunicato il minisindaco Ciaccheri – Nonostante i recenti colloqui finalizzati al potenziamento e alla razionalizzazione dell’attività della raccolta rifiuti, quelle di AMA sono rimaste solo promesse senza fatti: la situazione della raccolta invece di migliorare si è ulteriormente aggravata”.

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L’ULTIMATUM – Il minisindaco Ciaccheri ha intenzione proseguire nella sua denuncia contro i disservizi subiti dal territorio municipale: “Come abbondantemente anticipato, non resterò con le mani in mano. Ho appena firmato una nota per intimare ad AMA di disporre un immediato ed urgente intervento per la raccolta dell’immondizia, quindi per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie del territorio e a dare un celere riscontro a questa Presidenza”. Allo stesso tempo la presidenza del Municipio ha voluto mettere a conoscenza di questa situazione anche la Sindaca Raggi, l’assessora comunale Pinuccia Montanari e il Comando della Polizia Locale. “Ama – seguita Ciaccheri – deve aver chiaro che non cederemo di un millimetro davanti a una minaccia contro la salute pubblica dei nostri concittadini, neanche nei giorni più caldi e assolati di agosto quando puntualmente si registrano continui disservizi. Non è più tempo di promesse. I vertici di AMA devono eseguire velocemente quanto indicato, altrimenti ne risponderanno nelle sedi più opportune, civili e penali”.

LeMa