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Roma70: il quartiere protesta contro l’affidamento diretto del palazzetto di via Brogi

L’8 marzo è stata fissata la riconsegna delle chiavi. Il Municipio VIII chiede un incontro con l’assessorato comunale per risolvere la vicenda e bloccare l’affidamento alla Federazione Ginnastica d’Italia

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ROMA70 – Resta alta l’attenzione sul futuro del palazzetto di via Brogi, dato che entro l’8 marzo prossimo i gestori dovranno riconsegnare le chiavi al Campidoglio. Nella struttura dovrebbe trovare posto la Federazione Ginnastica D’Italia, ma nel territorio cresce il timore che questo spazio non sia più aperto e a disposizione di tutti, ma che diventi solo un polo d’eccellenza dedicato agli agonisti. Nel pomeriggio di venerdì 19 febbraio i gestori, i cittadini della zona e molti esponenti della politica locale, si sono riuniti fuori dal palazzetto per lanciare un segnale all’amministrazione Capitolina: si torni indietro e si ascolti il territorio.

LA PETIZIONE E LA MOBILITAZIONE

Nelle scorse settimane i comitati e le associazioni della zona si sono fatti promotori di una raccolta firme (ad oggi son oltre 1000 quelle raccolte) per chiedere al Campidoglio di sospendere l’iter e di prevedere un nuovo bando per l’assegnazione dell’impianto comunale (dopo quello andato deserto nei mesi scorsi). “Ho trattato questo impianto come fosse scasa mia – afferma Stefano Raffi, il gestore dell’impianto – Alla fine della concessione Roma Capitale ha fatto un bando con parametri irraggiungibili – come la richiesta di un fatturato doppio rispetto a quello reale per una struttura di questo tipo Ndr – così nessuno ha partecipato. Ho anche chiesto di presentare un progetto di miglioramento energetico, ma mi è stato detto che non si poteva”. I gestori fanno anche ricorso al TAR, sperando che il Campidoglio tornasse sui suoi passi con una nuova gara, ma questo non avviene: “Il 24 dicembre l’assessore Frongia comunica che per 18 anni il palazzetto sarà affidato alla Federazione Ginnastica – seguita Raffi – Io non voglio il rinnovo della concessione, ma una gara sensata e giusta”.

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LE RICHIESTE DEL TERRITORIO

Anche i due comitati che si sono impegnati nella raccolta delle firme hanno sottolineato l’importanza che questo impianto resti completamente al servizio del territorio, così come è stato negli ultimi anni. “Esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti di tutti coloro che si troveranno costretti a rinunciare all’attività sportiva – commenta il presidente del CdQ Grotta Perfetta, Mario Semeraro – Il quartiere è assetato di luoghi di socialità, non si può assecondare una visione elitaria lasciando indietro quella sociale. Non amiamo gli affidamenti diretti – seguita – vorremmo che si passasse per uno strumento democratico come un bando. Ci saremmo aspettati di più da chi parlava di attenzione alla periferia”. Le maggiori preoccupazioni, richiamate anche durante il sit in, riguardano l’impossibilità per i cittadini di fare sport nel palazzetto. Infatti anche i corsi aperti agli anziani fragili richiamati nella convenzione riguarderebbero solo 10 persone l’anno, a fronte di centinaia di utenti che frequentano abitualmente la struttura e che sarebbero costretti a spostarsi altrove. Una sospensiva di questo iter è stata richiamata anche dalla consigliera capitolina del Pd, Valeria Baglio, certa che il nuovo modello di gestione non darà al territorio le stesse possibilità che sono assicurate oggi.

Foto: Laura Manciati

VERSO UN NUOVO APPUNTAMENTO

Durante l’incontro era presente anche il consigliere capitolino del M5s Angelo Diario, che ha espresso i suoi dubbi sulle caratteristiche del bando per l’affidamento andato deserto. “Dopo la pubblicazione di quel bando – ha commentato Diario – ho presentato una Mozione che contiene proprio l’impegno a ridurre il peso economico in queste gare, per aumentare invece il valore degli aspetti sociali”. Il presidente della commissione Sport ha poi voluto raccogliere le preoccupazioni dei cittadini, per capire se queste abbiano o meno riscontro nel modello futuro di gestione di questo impianto. Purtroppo però il tempo stringe e il giorno della consegna delle chiavi (l’8 marzo) si avvicina. Così il minisindaco del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri ha espresso la volontà di convocare al più presto un incontro in via Benedetto Croce, all’interno del quale si possa trovare un accordo con l’assessorato per non perdere la vocazione territoriale di questa struttura sportiva: “Prima dell’8 marzo dobbiamo consegnare le mille firme raccolte e capire quale sia la tutela per chi qui dentro lavora – ha spiegato Ciaccheri – Lancio questo appuntamento per capire quale sia motivo di questa decisione. Vogliamo una risposta su quale sarebbe l’interesse pubblico di questa operazione. Altrimenti l’8 marzo ci troverete tutti qui”.

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IL COMMENTO DEL CAMPIDOGLIO

Già prima dell’incontro organizzato dai cittadini, l’assessore capitolino allo Sport, Daniele Frongia, aveva però commentato l’iniziativa in una nota ripercorrendo ancora una volta l’iter seguito dal Campidoglio: “L’impianto di via Brogi aveva una concessione scaduta da diversi anni. Gli Uffici di Roma Capitale hanno proceduto alla pubblicazione di un nuovo bando di concessione, andato purtroppo deserto – e ancora – Nei mesi successivi il Dipartimento Sport e Politiche Giovanili non ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di imprenditori o associazioni. Nel corso del 2020 – aggiunge Frongia – è pervenuta agli Uffici un’unica proposta di accordo ex art. 15 della legge 241/1990, che permette di stabilire degli accordi fra enti pubblici per il soddisfacimento di un comune pubblico interesse, da parte della Federazione Ginnastica d’Italia”. Sul futuro dell’impianto l’assessore ha poi aggiunto: “La Federazione trasformerà l’impianto in un luogo di eccellenza della ginnastica ritmica come abbiamo affermato, offrendo anche diversi servizi alla cittadinanza e con un occhio di riguardo alle attività sociali. Sono infatti previsti dei corsi gratuiti per anziani e per persone in condizione di fragilità socio-economica, oltre alla formazione, gratuita, di tecnici di Parkour. Inoltre verrà realizzato un impianto di Parkour esterno quindi totalmente a disposizione della cittadinanza”.

I PROSSIMI PASSI

L’appuntamento al momento è in via Benedetto Croce per tirare le somme con l’assessorato in vista della scadenza dell’8 marzo. Sarà da vedere se dal Campidoglio si sceglierà di proseguire con l’assegnazione alla Federazione oppure se si sospenderà l’iter per cercare di comporre il contrasto aperto con i cittadini della zona.

Leonardo Mancini