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San Paolo: la Polizia blocca l’occupazione lampo di Action

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Dal Municipio VIII arriva la condanna allo sgombero

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L’OCCUPAZIONE LAMPO – Mattinata di tensione nel quartiere san Paolo, a due passi dalla fermata della Metro B e della Basilica. Quest’oggi un gruppo di attivisti di ‘Action diritti in movimento’, assieme a decine di figlie in emergenza abitativa, molte delle quali sgomberate dall’occupazione abitativa di via Lauricella, hanno occupato uno stabile di uffici vuoto in via Ostiense 333. In una nota diramata al momento dell’occupazione, gli attivisti parlano del contesto di emergenza abitativa di cui sono vittime circa 50mila famiglie: “Grazie alla determinazione di centinaia di persone che si sono organizzate resistendo agli sfratti, occupando e manifestando, dopo anni di completa assenza della politica, la regione ha stanziato i primi 200 milioni di euro per l’attuazione di un piano per l’emergenza abitativa, soldi però fermi da oltre due anni”.

L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE – Ingente lo schieramento delle forze di polizia che hanno utilizzato gli idranti per disperdere i manifestanti. A quanto si apprende da una nota della Questura “le Forze dell’Ordine dopo ripetuti tentativi di mediazione da parte dei funzionari di Polizia presenti sul posto e nonostante l’apertura di canali di dialogo con le Istituzioni competenti, che avevano dato la propria disponibilità, i manifestanti presenti in via Ostiense 333, hanno proseguito nell’azione illegale dell’occupazione abusiva costringendo all’intervento – aggiungono – In questa fase numerosi manifestanti travisati hanno lanciato oggetti contro le Forze dell’Ordine. È in valutazione la posizione di alcuni fermati”.

DAL MUNICIPIO VIII LA CONDANNA AGLI SGOMBERI – Non sono mancate le reazioni della politica a questa iniziativa dei movimenti. In primis è il Presidente del Municipio VIII Andrea Catarci, presente durante la manifestazione, a prendere la parola su quanto accaduto con le Forze dell’Ordine: “La polizia carica con gli idranti decine di famiglie che avevano appena trovato un rifugio in alcuni uffici abbandonati in via Ostiense, vicino alla Porta santa della Basilica di San Paolo. La mediazione del Municipio VIII e del Vescovo ausiliario della Diocesi di Roma Sud non è stata sufficiente ad evitare le cariche, con l’ecclesiastico spettatore sconcertato della chiusura ad ogni tipo di dialogo e richiesta”. Il minisindaco torna sull’emergenza abitativa e sulla gestione del fenomeno da parte del Campidoglio: “In città si continua a scambiare volutamente una grande questione sociale come quella dell’abitare per una di ordine pubblico, per demerito conclamato di una gestione commissariale incapace di rapportarsi con la complessità delle sofferenze cittadine”. L’appello del Presidente è lo stesso lanciato dai movimenti: si rimetta mano alla delibera regionale del dicembre 2013 “che mette a disposizione di Roma Capitale ingenti risorse economiche che ancora non sono state trasformate in case per chi non ce l’ha. Subito ci si rimetta mano – conclude – recuperando ai colpevoli ritardi e chiudendo la feroce e cinica politica degli sgomberi violenti contro gli Ultimi di Roma”.

LA REPLICA DI FDI – Tra i primi in replica a Catarci, Fabio Roscani, portavoce della costituente di FdI-AN in Municipio VIII, che riporta la questione nell’ambito territoriale ed elettorale: “L’emergenza abitativa è un problema oggettivo, ma non è certo con le occupazioni e organizzando una “guerriglia urbana” in mezzo alle strade che verrà risolto il problema. Ancora una volta il Presidente Andrea Catarci copre e tutela gli occupanti di professione del Movimento Action, che da anni non hanno fatto altro che torturare i nostri quartieri – seguita – È ora di cambiare pagina, il Municipio VIII merita un’amministrazione che ami e difenda davvero il territorio e suoi abitanti. È giunto il momento di mettersi alle spalle la cattiva gestione di oltre 20 anni di estrema sinistra”.

LeMa