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San Paolo: la palestra chiude, ex utenti sul piede di guerra

Alcune segnalazioni giunte alla nostra redazione su una vicenda poco chiara

Alcune segnalazioni giunte alla nostra redazione su lettori@urloweb.com, stanno mettendo in luce una vicenda legata alla chiusura di una palestra in zona San Paolo. Che in un periodo di crisi un esercizio commerciale arrivi alla chiusura purtroppo non è una cosa di cui ci si scandalizza. Ma quanto avvenuto in questo caso sta facendo mobilitare moltissimi ex utenti della struttura.

Riportiamo la segnalazione giunta da una nostra lettrice:

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Io e centinaia di altre persone siamo state vittime di una truffa da parte della Palestra DNA di Via Antonino Pio di San Paolo. In breve espongo quanto successo: i responsabili della palestra hanno cercato di invogliare con offerte e sconti la sottoscrizione sia di abbonamenti ex novo che di rinnovi, ben sapendo, loro ovviamente, che sarebbero stati dì a poco sfrattati poiché morosi.

Quindi un bel giorno ci siamo trovati la palestra chiusa senza che sia stato dato alcun preavviso né agli abbonati, né agli istruttori ed al personale dipendente (che vantava anche stipendi arretrati) e loro spariti nel nulla con i nostri soldi.

I carabinieri di Valco San Paolo hanno riconosciuto il reato di truffa aggravata e parecchi di noi hanno già presentato denuncia. Tra l’altro, sembrerebbe che questi fatti siano accaduti già in altre palestre del gruppo sparse per la città”.

Anche un altro utente della stessa struttura nei giorni scorsi ha contattato la nostra redazione, raccontando della chiusura della palestra.

Il 21 marzo la palestra ha chiuso senza dare alcuna comunicazione ai soci. Solo un cartello fuori la palestra senza spiegazioni o motivazioni e senza la previsione di una riapertura a breve. I soci (una lista di 139 nomi che sono andati in parte già a fare o che la faranno denuncia) si sono subito attivati chiamando i numeri a disposizione e mandando mail per avere notizie.

Indagando siamo venuti a sapere che i gestori della palestra non hanno mai pagato l’affitto ed erano quindi in gravissima morosità e sotto sfratto. Malgrado sapessero di poter essere sfrattati da un momento all’altro hanno continuato a fare abbonamenti, prendere tutti i soldi possibili ed in tutte le forme possibili.

A questo punto ci siamo tutti insieme attivati per agire penalmente e civilmente contro queste persone, così abbiamo saputo che gli stessi individui hanno già operato in altre zone di Roma e nei loro confronti è in essere un altro processo.

L’unica soluzione era quella di frequentare altre palestre della stessa società ma sono tutte lontane da qui. Inoltre contrattualmente è una possibilità, ma non è un dovere dover cambiare palestra e magari dover andare a Tiburtina, dato che la palestra la si sceglie in base alla località nella quale si abita”.

In attesa di conoscere quali saranno gli sviluppi di questa vicenda, della quale cercheremo di dare notizia, sembrano molti gli ex utenti che si stanno organizzando per ottenere, perlomeno, il rimborso per quanto pagato.

Continuate ad inviarci le vostre segnalazioni su lettori@urloweb.com