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San Paolo: si cerca il salvataggio dell’area verde di via Tito

Il piccolo parco a ridosso della C. Colombo rischia di diventare un parcheggio. Il Municipio VIII, incalzato dai cittadini, vota un atto per chiederne la salvaguardia

SAN PAOLO – Quella che si è tenuta oggi è stata una seduta del Consiglio Municipale al di fuori della normale sede istituzionale di via Benedetto Croce. I Consiglieri, gli assessori e il Presidente del Municipio VIII hanno infatti raggiunto i cittadini all’interno dell’infobox di via Tito a San Paolo, all’interno dell’area verde a ridosso della Colombo che rischia di diventare un parcheggio (122 stalli per auto, 31 per le moro e 5 posto riservati a persone con disabilità). L’occasione è la votazione di un atto che richieda al Comune la modifica di questo progetto contenuto all’interno della Convenzione Urbanistica di piazza dei Navigatori (quella rinnovata durante l’Amministrazione Raggi, che ha previsto la realizzazione di un terzo palazzo nell’area e la monetizzazione di 16 milioni di euro di oneri finiti nel bilancio partecipativo dello stesso anno). Per il Presidente del Consiglio Municipale, Samuele Marcucci, riunire i consiglieri sul posto per questa votazione dimostrerebbe l’attenzione della politica municipale alle istanze dei cittadini.

Infatti nelle scorse settimane sono oltre 800 le firme raccolte dai cittadini dopo che sull’area sono arrivati i transennamenti. L’opera, per la quale già nel 2021 erano partiti i sondaggi, riguarderebbe un parcheggio inserito all’interno della Convenzione come opera a scomputo per garantire gli standard urbanistici. Contro quest’intervento si sono schierati i residenti, allarmati dalla distruzione di un’area verde e dalla possibilità che vengano abbattuti 14 pini, il tutto per far spazio ad un parcheggio e all’asfalto, in barba alle politiche contro l’innalzamento delle temperature e il consumo di suolo.

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Nei giorni scorsi la questione è stata attenzionata anche dal Campidoglio, infatti lo stesso Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha inviato al PAU una nota (che abbiamo potuto visionare) per chiedere “di valutare le procedure volte alla salvaguardia dell’area verde di via Tito e alla riconfigurazione delle previsioni urbanistiche sulla base di una nuova ricollocazione degli standard o, in alternativa, con monetizzazione in luogo della non realizzazione dell’intervento”. Allo stesso modo l’Assessore Veloccia ha chiesto al Municipio VIII di prendere formalmente posizione con un atto che oggi è stato votato dal Consiglio dopo la presentazione da parte della Presidente della commissione municipale Urbanistica Eleonora Talli.

Una proposta, ha commentato la consigliera, condivisa con la commissione per scongiurare il progetto osteggiato dai cittadini e, allo stesso tempo, ottenere gli interventi sul quadrante che sono attesi da tempo. Tra questi ad esempio la riqualificazione dei marciapiedi di via Giustiniano Imperatore, la sistemazione della vicina Piazza Mameli, oppure gli interventi sugli incroci pericolosi presenti in zona.

Positiva la reazione al documento da parte degli esponenti della maggioranza, con i consiglieri di Sinistra Civica Ecologista, e quelli del PD (con la sola eccezione del Consigliere Sposato critico sullo strumento utilizzato) che hanno sottolineato l’importanza di questo percorso partito dalla mobilitazione dei cittadini. Favorevole anche il consigliere del M5s, Marco Merafina, mentre, sempre dall’opposizione, i consiglieri di FdI, Franco Federici e Maurizio Buonincontro, hanno espresso non poche perplessità. Il motivo è principalmente legato alla competenza, tutt’altro che municipale, oltre che alla presenza di una cantierizzazione già avviata che, secondo gli esponenti di FdI, potrebbe rendere più difficile l’intervento. Le critiche in questo caso sono state dirette alla maggioranza, agli assessori e al Presidente, sottolineando quanto sia grave che l’Amministrazione locale sia uscita dal “torpore” soltanto dopo la mobilitazione dei cittadini.

Dai consiglieri di FI, Caterina Benetti e Matteo Bruno, sono stati invece inseriti all’interno del testo due emendamenti riguardanti il quadrante. Il primo prevede la sistemazione del sistema di smaltimento delle acque piovane all’incrocio tra via Tito e via Giustiniano Imperatore, un problema di lungo corso molto sentito dai residenti. Il secondo emendamento invece riguarda la richiesta di monitoraggio dei lavori di completamento dell’albergo di via Costantino che dovrebbero iniziare a breve.

Presente alla seduta, oltre alle consigliere comunali del PD, Valeria Baglio e Antonella Melito, anche il minisindaco Amedeo Ciaccheri, che ha voluto ricordare la genesi di questo progetto. Il Presidente ha sottolineato come il Municipio VIII negli anni sia stato critico nei confronti della Convenzione Navigatori e, in ultima istanza, alla sua novazione nel 2018. Le speranze dell’Amministrazione locale erano ad esempio quelle di liberarsi definitivamente del terzo palazzo di piazza dei Navigatori (al momento in costruzione) e di acquisire a patrimonio per uso pubblico l’hotel incompiuto di via Costantino (per il quale invece dovrebbero partire a brevi i lavori dei privati per completare l’hotel). Oggi, ha poi aggiunto il minisindaco, si lavora sulla ricucitura dei vari interventi e per far arrivare risorse e standard urbanistici sul territorio. Dopo 20 anni di ritardo, ha poi seguitato Ciaccheri, c’è sicuramente bisogno di aggiornare e rivedere delle opere che non sono più accettabili.

Vedremo nelle prossime settimane quali saranno gli sviluppi della nota inviata al PAU dall’Assessore Veloccia e del documento votato oggi in Consiglio Municipale. Certo è che la cantierizzazione, seppur con le sole transenne, è partita e l’estate è da sempre un momento critico per l’Urbanistica nella Capitale. La speranza, condivisa anche dai cittadini della zona, è che le prese di posizione arrivate dall’Amministrazione locale e centrale possano velocemente confermarsi in atti concreti.

Leonardo Mancini