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Sigilli a ‘Gasometro 3.0’: la posizione del PD municipale

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“Il bando imponeva dei limiti, non sono stati rispettati”

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I SIGILLI – È il Pd del Municipio VIII a prendere la parola sui sequestri avvenuti ieri per la manifestazione ‘Gasometro 3.0’ in via di Riva Ostiense. Tra gli elementi contestati all’organizzazione c’è la mancanza di autorizzazioni per la somministrazione e per la diffusione musicale, oltre ai danni ambientali causati dallo sversamento di liquami in contenitori non stagni. 

DALL’ORGANIZZAZIONE – Gli organizzatori si sono immediatamente difesi con delle dichiarazioni riprese da molti quotidiani. A rispondere è il “project Manager delle manifestazione ‘Gasometro 3.0’, intervistato da Repubblica: “Il tempo è galantuomo – afferma Paolo Frullini – e le carte dimostreranno che questa operazione è un’operazione arbitraria, perché abbiamo tutte le documentazioni che comprovano la giustezza dell’apertura della manifestazione, giunta alla terza edizione e che ha vinto il bando dell’Estate romana per la seconda volta”. Sulle autorizzazioni che risulterebbero mancanti “la presunta mancanza delle autorizzazioni, noi abbiamo pagato in anticipo il massimo dell’occupazione di suolo pubblico prevedibile per quest’area”. E aggiunge: “È un progetto da quasi un milione e mezzo di euro e che ha un livello culturale eccezionale per lo standard di Roma. Oggi – conclude Frullini – si assiste ad un’azione brutale, violenta, uno stupro da parte di un’amministrazione che appare cieca e non accetta neanche di dialogare, nei confronti dell’unica manifestazione che in tre edizioni non ha visto volare uno schiaffo, una manifestazione pacifica e sicura”.

I LIMITI IMPOSTI DAL BANDO – Di tutt’altra opinione il PD del Municipio VIII, che invece sottolinea le violazioni e le difformità rispetto ai limiti imposti dal bando: “Nelle scorse due edizioni sono arrivate molte segnalazioni – racconta l’Assessore municipale all’Ambiente, Emiliano Antonetti – Memori di questo quando sono arrivate le aree da destinare al bando dell’Estate Romana abbiamo indicato vincoli fondamentali da rispettare”. Tali vincoli, come lo stop alle ore 24 e nessuna musica dal vivo o riprodotta, sono stati addirittura recepiti e inseriti all’interno del bando stesso. Purtroppo tutto questo non sarebbe bastato: “Già dalla prima sera ci sono state delle segnalazioni sul proseguimento della musica fino all’1,30 di notte – seguita l’Assessore – Non è cambiato molto nelle sere successive fino ai sigilli”. Il consigliere Pd e Presidente della Commissione Cultura in Municipio VIII, Flavio Conia, spiega come questa vicenda sia da ricercare nel bando stesso dell’Estate Romana: “Il manifesto dell’estate romana ha in prima linea il Gasometro, ma questo non può essere un marchio di qualità solo quando c’è da metterlo su di un manifesto. Lo deve essere tutti i giorni – spiega Conia – le nostre indicazioni erano altre soprattutto in relazione al lavoro di un anno sull’area Ostiense perché per noi ha valenza particolare – conclude – Vederlo trasformato in una discoteca a cielo aperto non è quello che serve al quadrante”.

LA TUTELA DEL QUADRANTE – “Questo è un segnale che accogliamo positivamente perché anche ad ostiense si riporta il senso di quello che si può fare e di quanto non è concesso. Non siamo contrari alle attività notturne, ma secondo delle regole e tutele per il quartiere – aggiunge la consigliera Pd, Alessandra Aluigi – Ci dispiace leggere le parole degli organizzatori che non colgono il punto della questione. Questo è segnale positivo per un territorio che vive una grossa difficoltà e che si sarebbe sentito svilito nel vedere che ad Ostiense non si riesce ad intervenire”.

I DANNI AMBIENTALI – “Noi stessi abbiamo segnalato al Comune la presenza di alcune anomalie rispetto alle prescrizioni del Municipio – spiega Antonetti – Ieri c’è stato questo ulteriore accertamento anche grazie agli uffici che sono riusciti a coordinarsi”. Sulla necessità di ripristinare la legalità è intervenuto anche l’ex delegato alla Sicurezza e Consigliere Pd, Luca Gasperini: “Bisogna dare manforte e complimentarsi con Forze di Polizia impegnate in questa rinnovata opera di legalità. Questo è un cambio di passo nella gestione della città al quale tutti dobbiamo guardare con favore”. Nei confronti dei danni ambientali rilevati nell’area, dovuti al non corretto sversamento dei liquami prodotti dai bagni, l’Assessore Antonetti è chiaro: “Questo è un reato grave, ed è abbastanza grave che una manifestazione, che ha tra i suoi punti fondamentali l’eco-sostenibilità, si tramuti in questo. Mi auguro che l’amministrazione riesca a far sì che la manifestazione si svolga – conclude – ma secondo le modalità che abbiamo individuato, perché si operi in maniera legittima”.

LeMa