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sOTTOsopra: street art, decoro, cultura e partecipazione a Tormarancia

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Ma c’è anche chi parla di ‘finta riqualificazione’

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L’INIZIATIVA – Dopo l’esperienza di via Gaspare Gozzi, rimessa a nuovo da una rete di oltre 30 associazioni che hanno ridato decoro ad una delle strade più degradate del quadrante San Paolo, la realtà civica di sOTTOsopra si è spostata a Tormarancia e per l’occasione si è trasformata in lOTTOsopra. Sabato 28 febbraio la rete si è data appuntamento in viale di Tormarancia al civico 63, il lotto che si sta trasformando in un museo a cielo aperto con decine di opere di street art.

CONTRO L’INDIFFERENZA – Decoro, giardinaggio, auto-costruzione, musica e animazione per i più piccoli. Il tutto all’insegna della partecipazione e di un rinnovato senso civico: “Continua nel nostro municipio l’esperienza della rete civica sOTTOsopra – spiegano gli organizzatori – Immaginiamo un nuovo modo di vivere i nostri spazi. sOTTOsopra nasce dall’idea di sconfiggere il degrado, la logica perversa dell’indifferenza che porta a vivere le aree pubbliche come luoghi di nessuno anziché di tutti. Attraverso la collaborazione e cooperazione tra cittadini, entità sociali e culturali del municipio, sOTTOsopra vuole eliminare i confini territoriali e raccontare la storia della cittadinanza attiva nei nostri quartieri”.

MOLTO DA FARE E QUALCHE MIRACOLO – Anche il Presidente del Municipio VIII ha parlato dell’iniziativa, plaudendo alla vivacità e alla partecipazione dei cittadini, senza dimenticare di sottolineare che c’è ancora molto da fare: “Nei lotti di Tormarancia, dove è in conclusione la realizzazione del villaggio artistico di Street Art, sono arrivate decine di associazioni del territorio a dare il proprio contributo, con musica, danza, laboratori per bambini, nuove aiuole curate dagli Orti urbani, piccole pulizie, tanta allegria, tante lamentele per altre mille questioni da affrontare”. Catarci parla però anche di ‘alcuni miracoli’: “I dolci offerti dalle signore del Lotto, il caffè passato da una casa all’artista al lavoro nel cestello, le persone prima perplesse e talvolta pure arrabbiate che alla fine chiedono di includere il loro palazzo nei lavori e, udite udite, la ditta dell’Ater al lavoro per sistemare il giardino e piantare 20 alberi da frutta”.

LE CRITICHE – Parlano invece di ‘ennesima mesa in scena’ dall’opposizione Municipale, tornando sui fondi per l’iniziativa Big City Life aggiudicati con un bando comunale: “Anche oggi è andata in onda l’ennesima puntata della finta riqualificazione ‘gratis’ con la street art, nei palazzi Ater di Viale Tormarancia – scrive il capogruppo di FI, Simone Foglio – Dopo aver scoperto nei giorni scorsi che i murales sono stati finanziati dal Comune di Roma, smentendo quindi la notizia dell’opera a costo zero, abbiamo oggi potuto constatare che le piante ‘offerte’ ai cittadini sono state trasportate dai mezzi delle associazioni di protezione civile che hanno la loro sede proprio presso gli uffici istituzionali del Municipio VIII, utilizzando quindi dei beni pagati da tutti i contribuenti per gli scopi politici di parte, di una certa sinistra che governa questo territorio”.

LM