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Tenuta di Tor Marancia: le prime aree apriranno a maggio

Nuovo annuncio sull’apertura del Parco nella porzione di viale Londra

Tratto da Urlo n.156 aprile 2018

TOR MARANCIA – Quello che dovrà diventare il Parco di Tor Marancia è un’area di circa duecento ettari e sarà il polmone verde della Capitale. Un simbolo della lotta contro il consumo di suolo strappato alle edificazioni. Altra faccia della stessa medaglia è il costo di questa vittoria: le enormi compensazioni urbanistiche sparse in tutta la città dopo l’identificazione del Parco. Proprio per questo non essere ancora riusciti a restituire questo spazio verde alla cittadinanza è una condizione non più sostenibile. Nel dicembre scorso, dopo un sopralluogo della Commissione capitolina Ambiente all’interno della Tenuta, avevamo annunciato che la prima apertura al pubblico del parco dal lato di viale Londra (il cosiddetto AFA2) sarebbe avvenuta nei primi mesi del 2018. A inizio aprile il candidato alla presidenza per il Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, ha indirizzato una lettera al Presidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, per chiedere conto dei ritardi rispetto agli annunci di dicembre.

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LE AREE – Il progetto del Parco suddivide la Tenuta in vari ambiti di attuazione. La prima zona (AFA1) comprende la zona dietro piazza Lante, vicina alla cabina primaria di Acea. Qui è stata pensata un’area cani, da utilizzare anche come cantiere per i lavori di incapsulamento richiesti dai cittadini. L’AFA2, quella di viale Londra, nel 2013 ha subito uno stop per il ritrovamento di alcuni reperti. È stata chiesta una variante per valorizzarli (tempo dell’iter: 1 anno) e nel giugno del 2016 sono arrivati i permessi. I lavori sono ripartiti a ottobre 2016. La terza zona (AFA3), con ingresso in via di Grotta Perfetta, angolo via Vittore Carpaccio, dopo il dissequestro (luglio 2016) attende l’ok del Comune per una variante del 2013. Qui con i permessi si potranno riprendere i lavori, con un tempo stimato di circa sei mesi.

L’APERTURA DEL PARCO – L’apertura della prima porzione del parco, l’AFA2 di viale Londra appunto, dovrebbe essere prossima. A confermarlo è lo stesso Daniele Diaco: il Consigliere comunale pentastellato ha infatti spiegato che il Parco nella zona di viale Londra verrà aperto al pubblico nel mese di maggio. Il ritardo rispetto a quanto annunciato sarebbe da ricondurre agli interventi di Acea che hanno occupato più tempo del previsto. Un passaggio atteso già a dicembre, assieme alle piantumazioni e alla sistemazione degli arredi, necessario per il collaudo e il passaggio dell’area verde in carico al Comune di Roma.

INCONTRI E MANUTENZIONE – Mentre si aspetta l’apertura di questa prima porzione, dal territorio si torna a chiedere di coinvolgere la cittadinanza nell’iter: “Visto il nuovo annuncio – afferma Amedeo Ciaccheri – a quando un incontro pubblico con i cittadini? Quando torneremo a parlare dell’apertura delle altre porzioni? Le aspettative da parte della cittadinanza sono alte e solo un incontro aperto a tutti potrà ristabilire un rapporto ormai deteriorato”. Ma tra le questioni già sollevate in questi mesi c’è anche la preoccupazione (trasversale tra le forze politiche) sulla futura manutenzione dell’area, che dovrebbe essere assicurata dal Servizio Giardini. Su questo punto e sulle possibili alternative, sono tornati gli esponenti locali del Pd: “È vergognoso che le strutture siano ancora all’abbandono, urge il collaudo e la consegna delle aree ai cittadini. Per il principio di sussidiarietà sarebbe utile l’assegnazione della gestione a una o più associazioni – spiegano i dem – magari con progetti di avvicinamento allo sport per i più piccoli o per i diversamente abili. Quando torneremo alla presidenza del Municipio seguiremo da vicino tutti questi passaggi”. Intanto l’attesa è per maggio, con l’apertura del Parco con accesso da viale Londra, mentre per arrivare alla conclusione del progetto e alla fruizione totale della Tenuta sembra ci sia ancora un po’ da attendere.

Leonardo Mancini