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Dopo Tiberis restano i rifiuti, la denuncia di Legambiente

Il rischio è che la prossima piena del fiume porti con sé quanto accumulato lungo le rive

ROMA – Ancora una volta segnalazioni in merito al degrado cui sembrano costrette le sponde del Tevere in zona Marconi. In questo caso è Legambiente a sottolineare lo stato in cui versa l’area che fino a qualche mese fa ospitava il lido Tiberis, voluto dal campidoglio sotto Ponte Marconi, e quella dove aveva trovato posto Tiberis 2 tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini.

LA SEGNALAZIONE DI LEGAMBIENTE

Rifiuti, enormi cisterne sulla riva e una rete di plastica di 2.000 mq a rischio di essere trascinati verso il mare”, è questa la segnalazione diramata il 21 dicembre da Legambiente Lazio. “Sotto Ponte Marconi non si ha avuto neanche la premura di portare via gli ultimi rifiuti che ora rischiano di essere travolti dal fiume con le prossime piene, insieme ad una maxi cisterna divelta sulla riva – si legge nella nota – Nelle banchine attrezzate a fine estate scorsa tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, con pratino e sedie, invece, proprio grazie alla denuncia di diversi cittadini emerge come l’abbandonato porti a un reale rischio ambientale: c’è infatti una maglia di 2.000 metri quadri di sottili fili di plastica che teneva insieme il pratino artificiale, ancora tutta lì e che rischia di essere trascinata verso il mare dall’acqua del Tevere”.

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SI TEME LA PIENA DEL TEVERE

Il rischio paventato dagli attivisti e richiamato anche dal presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, è quello che alla prossima piena del Tevere molti di questi rifiuti possano venire trascinati verso il mare: “Operazioni come quelle della spiaggia di Ponte Marconi e dell’area attrezzata sul fiume sotto Ponte Sisto, oltre ad essere discutibili per non aver di certo migliorato l’estate dei romani, diventano anche un pericolo ambientale per tutto il resto dell’anno; a Ponte Marconi neanche l’accortezza di portare via i rifiuti dell’area e sotto Ponte Sisto, sembra di correre veramente il rischio che un’enorme rete di plastica possa essere trascinata via dalla corrente, con le drammatiche conseguenze sulla fauna ittica che si possono immaginare – seguita Scacchi – Vedremo quanto tempo ancora bisognerà aspettare per vedere ripulite le aree dai rifiuti, e rimossi i 2.000 metri quadri di rete di plastica abbandonata nel cuore della Capitale, se il Comune non provvederà subito lo farà la prossima piena, si intervenga immediatamente per evitarlo”.

Red