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Tintoretto: prosegue la riforestazione in Municipio VIII

Sostituite le essenze arboree piantate ad aprile che non hanno attecchito. Il progetto in collaborazione con AzzeroCO2 e Unicoop Tirreno coinvolge già tre aree e durerà due anni

TINTORETTO – Nel mese di aprile sono state piantumate 750 nuove alberature tra Montagnola, Tintoretto e Parco delle Tre Fontane, un primo step di un progetto più ampio che in questi giorni è entrato nella sua seconda fase. “Una riforestazione che continuerà nei prossimi mesi sul resto del territorio nelle aree verdi e lungo il tessuto urbano”, commentava allora il minisindaco, Amedeo Ciaccheri. Un’iniziativa, che durerà due anni, realizzata con la collaborazione con il progetto Mosaico Verde, la partecipazione diretta di Unicoop Tirreno e di Azzero Co2.

I NUOVI INTERVENTI

In questi giorni è partita la seconda fase di questo progetto che punta a migliorare il patrimonio arboreo del Municipio VIII. È l’assessore municipale all’ambiente, Michele Centorrino, a spiegare come siano iniziate le sostituzioni di tutte quelle piante che purtroppo non hanno attecchito: “Si è partiti dall’area di viale del Tintoretto e presto prossimo si passerà al parco delle Tre Fontane e al parco di via Benedetto Croce”.

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LE NUOVE PIANTE

Sono circa 200 le nuove piante che verranno piantate nel parco di viale del Tintoretto. In particolare sono 60 Ornielli, 40 Roverella, 60 Lecci e 40 Aceri campestri, saranno invece 50 le essenze arboree che verranno sostituite tra il parco delle Tre Fontane e quello di via Benedetto Croce a Montagnola, si tratta di 10 Ornielli, 10 Roverella, 15 Lecci e 15 Aceri campestri. “Il progetto è partito lo scorso aprile – aggiunge Centorrino – e come avevo detto più volte anche ai più scettici, durerà 2 anni, grazie alla partnership con AzzeroCO2”.

UN PROGETTO A COSTO ZERO

Il progetto in corso garantisce infatti l’innaffiamento, lo sfalcio e la garanzia di attecchimento, “tutto senza spendere un euro dei contribuenti grazie al supporto di Unicoop Tirreno – spiega l’assessore – Dalla bonifica di aree abbandonate alla trasformazione in parchi fruibili, dove non c’era un arbusto o un albero ora ci sono dei piccoli boschetti”.

LeMa