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Tor Marancia, arriva la mostra fotografica “Rome Sweet Home”

Quattro percorsi fotografici, ospitati nelle scale condominiali del complesso di Tor Marancia, raccontano luoghi e forme dell’abitare nella Capitale

ROMA – Quattro percorsi fotografici raccontano luoghi e forme dell’abitare nella Capitale. Un ritratto della Roma odierna ospitata nelle scale condominiali del complesso di Tor Marancia, cortocircuiti per connettere punti apparentemente lontani della città, ma legati dalla comune questione della casa. Le fotografie in mostra entreranno a far parte della collezione del “museo condominiale” promosso e gestito dall’Associazione Tormararte, interessata a proseguire e rilanciare l’esperienza “museale” in corso con un sempre maggiore coinvolgimento degli abitanti, sperimentando modalità attive e creative che facilitino l’incontro tra visitatori e residenti. In occasione della vernice, prevista per il 16 giugno alle ore 11, ogni scala è invitata ad allestire in uno o più spazi domestici un tavolo di benvenuto come dispositivo di accoglienza e di socialità. In programma, nel corso della giornata, anche la perfomance degli artisti§innocenti “Constanza Zimmer”.

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GLI ARTISTI

Franco Buoncristiani: Grand Hotel Metropoliz | Una delle tante storie sul diritto all’abitare ha inizio a Roma, nel 2009, quando circa duecento persone hanno occupato u’ex fabbrica di salumi abbandonata (la Fiorucci) una struttura fatiscente, che sembra un fortino con tanto di torre, alla periferia est della città, nel quartiere popolare di Tor Sapienza. In quindici anni gli abitanti di Metropoliz, così è stata ribattezzata la fabbrica occupata, si sono fatti comunità, dando vita alla “città meticcia”, vero esempio di integrazione, che per la prima volta in Italia vede la presenza di numerose famiglie rom, e al primo museo “abitato” del Pianeta Terra. Il comune di Roma si è recentemente impegnato ad acquistare e riqualificare l’immobile, salvaguardando il museo e costruendo oltre cento nuove abitazioni popolari, di cui oltre sessanta da consegnare agli abitanti.

Aldo Mariani: Il Palazzo dei destini incrociati | Il nuovo Corviale chiamato anche “Serpentone” è un Palazzo lungo circa 1 km che sorge in periferia ovest di Roma, nato alla fine degli anni ‘70 per fronteggiare la crisi abitativa. Sin dalla sua nascita questo luogo è stato sinonimo di degrado e delinquenza soprattutto per un malessere gestionale, tanto da farlo diventare uno dei quartieri simbolo del degrado di Roma. La storia vede uomini e donne catapultati in un luogo privo di infrastrutture, con addosso ancora le ferite causate dallo strappo dello sfratto di massa. Persone che hanno dovuto riorganizzare la loro vita con mille difficoltà, cercando di reinventarsela, di colorarla, di viverla con nuove regole e soprattutto quelle del fai da te.

Francesca Romana Guarnaschelli: Al di là del fiume | Roma è tante città diverse. Castel Giubileo è un vero e proprio borgo sulla via Salaria, a un passo dal GRA, abitato da poco più di mille persone. Un nucleo fatto di persone, in buona parte ancorate alle proprie radici e alle proprie case, che in quasi un secolo hanno costruito dinamiche più inclini alla socialità di paese che a quella della metropoli di cui fa parte. Ho scelto di raccontare questo piccolo spaccato di Roma, attraverso le immagini dei luoghi e delle persone che li abitano.

Fabio Moscatelli: Qui vive Jeeg | Qui vive Jeeg è un progetto che nasce due anni fa dal mio desiderio di raccontare gli aspetti insoliti e sicuramente poco conosciuti di un quartiere complicato ma altrettanto interessante come Tor Bella Monaca. Tralasciando gli stereotipi fin troppo noti legati alla microcriminalità presente sul territorio, ho concentrato il mio sguardo su quelle che ritengo delle vere e proprie eccellenze che risiedono qui, scoprendo e sorprendendomi in diverse occasioni. Vorrei infatti sottolineare il profondo senso di appartenenza che ogni residente incontrato, ha più volte espresso come motivo di orgoglio. Qui vive Jeeg è un omaggio al film Lo chiamavano Jeeg Robot ma anche un omaggio ai Jeeg-anti che vivono a Tor Bella Monaca e che sono il volto velato del quartiere, quel velo che questo progetto ha voglia di strappare via.

 

Programma completo su iperfestival.it

 

Annalisa Ciutti