
TOR MARANCIA – È arrivata la definitiva conferma: l’ospedale di comunità di via Cerbara non si farà. Lo scheletro di cemento di Tor Marancia in Municipio VIII non verrà riqualificato grazie ai fondi del PNRR disposti dalla passata giunta regionale. La conferma è arrivata con la seduta del 15 gennaio della Conferenza sanitaria territoriale, all’interno della quale è stato confermato il taglio dell’opera il cui futuro (in ogni caso in un altro quadrante) resterebbe appeso a fondi regionali, così come spiegavamo nel nostro articolo uscito sul numero cartaceo di URLO di gennaio 2025.
LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
È l’Assessora municipale alle Politiche Sociali, Alessandra Aluigi, a spiegare quale dovrebbe essere il futuro di questi servizi così come riferito in Conferenza sanitaria. L’ospedale di Comunità di via Cerbara viene stralciato dalle opere del PNRR e verrà realizzato all’interno del CTO negli spazi ad oggi occupati dall’INAIL. Questo perché quest’ente nel settembre del 2024 avrebbe disdetto i contratti di locazione e lascerebbe quindi liberi gli spazi. Questa informazione arriva dalla risposta all’interrogazione presentata in Regione Lazio dalla consigliera PD Eleonora Mattia e dal consigliere di AVS, Claudio Marotta. Sempre da questa risposta si evince anche che gli interventi sull’Ospedale di Comunità dovrebbero terminare nel 2027. Il punto, riferisce per l’Assessora Aluigi, è che ancora non sono stati impegnati dei fondi “e servirebbe una visione d’insieme delle funzioni del CTO per prevedere un intervento simile”. L’assessora Aluigi ha poi confermato che la casa della comunità (inizialmente prevista sempre all’interno dello scheletro di via Cerbara) verrà realizzata in via Casale de Merode nella palazzina Aliuzzi all’interno del San Michele entro dicembre 2025. In questi spazi al momento sono contenuti i servizi provenienti dal CTO e dal poliambulatorio di via Malfante che ospiteranno altre due case della Comunità. In questo caso i lavori al CTO si concluderanno nel luglio 2025 (in ritardo rispetto al cronoprogramma), mentre in via Malfante la data di chiusura dei cantieri è fissata per il dicembre 2025. Infine resta aperta la questione della riqualificazione dello scheletro di via Cerbara. Durante la conferenza sanitaria, ci riferisce l’Assessora Aluigi, sarebbe stato affermato dalla ASL che ci sono delle idee per riqualificare l’area nell’ottica di servizi socio sanitari. “A noi non bastano queste generiche rassicurazioni – ha poi concluso Aluigi – torneremo a chiedere conferme in tutte le sedi anche nella prossima conferenza sanitaria che si dovrebbe tenere tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
Intanto nella giornata del 15 gennaio il Consiglio Regionale del Lazio ha anche respinto un ordine del giorno presentato da Claudio Marotta di AVS e dai consiglieri PD Mario Ciarla e Eleonora Mattia, in merito sul destino dei fondi previsto dal Pnnr Sanità in VIII Municipio. “Con l’odg chiedevamo un impegno da parte dell’aula consiliare per dare una risposta e intervenire tempestivamente per sanare una ferita urbanistica che sarà lasciata su quel territorio, ma purtroppo la nostra proposta è stata respinta – ha commentato il consigliere Marotta – Siamo comunque disponibili a lavorare per soluzioni tempestive, a partire dalla prossima settimana in Commissione Pnnr e Commissione Settima alla presenza del presidente Rocca, che possano riparare ciò che doveva essere fatto e che fino ad oggi non è stato ancora fatto”.
LE REAZIONI
Diverse le reazioni da parte degli esponenti del centro sinistra. In prima battuta è il gruppo municipale del PD a prendere parola con una lunga nota che riporta il malcontento per questa scelta già annunciata nelle scorse settimane. Dal Pd locale ricordano che “per sanare la ferita urbanistica di via Cerbara e dotare la cittadinanza di servizi di sanità di prossimità fondamentali a tutta la Asl Roma 2 la Giunta Zingaretti aveva deciso di sfruttare l’opportunità del Pnrr, rispondendo alla necessità di maggiore integrazione sociosanitaria e di rafforzamento dell’offerta di servizi per quartieri che l’attendono da anni – e ancora -Dei sei milioni di euro stanziati dalla Giunta Zingaretti non rimangono che rimodulazioni e tagli, riguardo i servizi previsti ascoltiamo solo dichiarazioni e promesse senza progetti e tempistiche – aggiungono – Dopo questo ennesimo colpo alla sanità territoriale starà a noi e a tutte le forze politiche che vorranno collaborare, mobilitarci per richiedere che siano destinate nuovamente al nostro territorio le somme previste”. Dal Campidoglio le consigliere democratiche Valeria Baglio e Antonella Melito hanno aggiunto di ritenere “inaccettabile la decisione della Regione Lazio – e ancora – Crediamo che la collaborazione istituzionale debba andare nel verso di dare risposte ai cittadini, servizi del territorio, riqualificazione e decoro. Con questo atto il presidente Rocca va in un’altra direzione”. Anche i Deputati del PD Patrizia Prestipino e Roberto Morassut ricordano che “dei sei milioni di euro stanziati dalla Giunta Zingaretti non rimangono che rimodulazioni e tagli, riguardo i servizi previsti ascoltiamo solo dichiarazioni e promesse senza progetti e tempistiche – seguitano – È la conferma che il centrodestra non ha a cuore la Sanità in Italia e nel Lazio: si dicevano pronti a governare, ma l’unica cosa che sono riusciti a fare è stata cancellare progettualità e utilizzare le risorse PNRR senza visione, equità e competenze”. Infine Enzo Foschi, Segretario PD Roma e Rosa Ferraro, Responsabile Sociale e Sanita Pd Roma assicurano che “il PD Roma si mobiliterà insieme ai territori per difendere la sanità pubblica contro i tagli del Governo nazionale e regionale che ricadono rovinosamente sui cittadini”.
Leonardo Mancini