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Tor Marancia: passano gli anni ma la centrale resta

Lista Marchini interroga la Sindaca e riaccende i riflettori sulla vicenda

centraleacea

 

TOR MARANCIA – Attiva dal 1982, la centrale di piazza Lante è da sempre osteggiata dai residenti per rumori e ipotesi di danni alla salute, nonostante sia stato accertato che l’impianto operi nei termini di legge. In passato Acea aveva presentato un piano di interramento sul quale, dopo il consenso dell’Amministrazione Alemanno, arrivò uno stop dalla Sovrintendenza perché l’operazione interessava una parte del Parco di Tor Marancia. Venne chiesto un nuovo progetto. Acea accolse la proposta di ridimensionamento, copertura e ammodernamento, dei circa 4.670 mq della centrale. Purtroppo da quel momento i cittadini e il Comitato di Quartiere Ardeatino, non hanno avuto più notizie dell’iter. Gli ultimi passaggi sulla centrale elettrica di piazza Lante risalgono a due Commissioni Ambiente capitoline tenutesi tra il maggio e il giugno del 2014 per visionare il progetto.

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IL PROGETTO – La forma del nuovo edificio era stata studiata per ottenere la compatibilità con il contesto paesaggistico: pannelli isolanti e finiture in pietra naturale, con una riduzione dell’area (circa il 30% della superficie attuale) e zone verdi perimetrali. Per terminare i lavori, oltre all’investimento di circa 5 mln di euro, era necessaria l’occupazione di un’area all’interno del Parco per la logistica del cantiere. Problema superabile con l’assenso delle Sovrintendenze e dell’Ente Parco, dei quali non si hanno però notizie. La vera criticità riscontrata dalla cittadinanza riguardava i tempi d’intervento stimati in 80 mesi, 48 dei quali per l’ottenimento delle autorizzazioni e 42 per i lavori.

L’INTERROGAZIONE – Ora, a circa tre anni dagli ultimi atti sulla centrale, è un’interrogazione della Lista Marchini in Campidoglio a riaccendere i riflettori sul problema dell’incapsulamento, dato che “ad oggi – si legge – nessun intervento è stato posto in essere”, e che “i medici di zona hanno segnalato problemi tiroidei in pazienti residenti in prossimità del sito”. A parlarci dell’interrogazione è il Consigliere capitolino, Alessandro Onorato: “Purtroppo Roma e questo quadrante in particolare pagano gli sbagli del passato e l’immobilismo della giunta Raggi – dichiara Onorato – Noi della Lista Marchini, sia in Campidoglio che sull’ottavo Municipio – dove non ci sono stati consiglieri eletti, ndr – grazie a un gruppo di ragazzi e ragazze, cerchiamo di portare all’attenzione di un’amministrazione disattenta e impreparata le necessità per i cittadini”. Onorato lega indissolubilmente il destino della centrale elettrica, con quello della tenuta: “Stiamo verificando, dalla documentazione acquisita, quanto la messa in sicurezza della centrale possa ricadere nei fondi disponibili per la riqualifica del parco di Tor Marancia. Certo il ‘problema centrale Acea’ deve rientrare nel progetto del parco, e siamo rimasti molto sorpresi che la proposta presentata dalle opposizioni – dal Pd, ndr – sia stata bocciata dalla maggioranza con motivazioni poco convincenti”. Qualora le risposte della Sindaca non fossero positive, dalla Lista Marchini non hanno intenzione di mollare: “Continueremo a lottare fin quando la questione non sarà risolta”.

DAL MUNICIPIO VIII – Sulla vicenda abbiamo ascoltato la presidenza del Municipio VIII, con il Minisindaco Paolo Pace che ha spiegato come, già dal mese di settembre, siano stati incontrati i vertici di Acea “ricevendo assicurazioni di interessamento a riguardo. Purtroppo, come a volte accade, non avendo avuto alcun riscontro siamo tornati alla carica insistendo sul tema di rilevanza per il territorio ed i cittadini. Acea – seguita Pace – sta valutando il progetto e determinando i costi che sembrano essere il vero problema”. Ritardo che si ripercuote anche sulla porzione della tenuta di Tor Marancia che insiste ai margini della centrale. “Potrebbero anche essere prodotti degli atti politici d’indirizzo in tal senso – aggiunge il Minisindaco – ma considerato l’impegno che stiamo avendo sul tema sarebbe veramente pleonastico. Continueremo a stare ‘sul pezzo’ e a ‘costringere’ Acea all’avvio del progetto di incapsulamento della centrale quanto prima”.

Leonardo Mancini

Tratto da Urlo n.144 marzo 2017