TOR MARANCIA – Nella notte tra il 12 e il 13 Dicembre 2024, un gruppo di attivisti/e ha lasciato una casetta di legno alla sede Ater di Piazza dei Navigatori per ricordare all’ente regionale i suoi compiti e le sue mancanze in tema di diritto all’abitare.
L’INIZIATIVA
Gli attivisti, riuniti sotto la sigla del Social Forum Abitare Roma, dopo il gesto dimostrativo di questa notte hanno diramato un comunicato con il quale ne spiegano i motivi: “A Roma il Giubileo sta comportando un aumento incontrollato di alloggi per turisti e dei prezzi degli affitti delle poche case ancora affittate con contratti a lungo termine – spiegano gli attivisti – Mentre il costo della vita aumenta, gli sfratti si moltiplicano di giorno in giorno e le decennali mancanze strutturali di ATER contribuiscono ad alimentare l’emergenza abitativa”.
I NUMERI
Sono gli stessi attivisti a ricordare i numeri dell’emergenza abitativa nella Capitale: “A Roma, la graduatoria delle case popolari ha 18000 persone in attesa di una casa. Il numero di case ATER vuote è stimato in circa 3.000; questo dato rappresenta una porzione rilevante dei circa 50.000 alloggi gestiti dall’ente nella capitale. Le case vuote sono spesso inutilizzabili a causa di necessità di manutenzione, o lentezze burocratiche che impediscono l’assegnazione – e ancora – A fronte di una situazione definibile come una grave emergenza abitativa, Ater ha messo in vendita nel 2024 circa 500 case, fra queste anche alcune che si trovano proprio qui, a Tormarancia”.
IL CORTEO
L’azione dimostrativa di questa notte è anche un modo per tenere alta l’attenzione della popolazione nei confronti del corteo organizzato per il pomeriggio di oggi 13 dicembre. Gli attivisti per il diritto alla casa marceranno infatti a partire dalle 18.00 con partenza da Piazza del Pigneto.
Redazione