
ROMA – L’Aula Giulio Cesare ha approvato una mozione che propone l’intitolazione degli Ambiti Funzionali di Attuazione (AFA) del Parco di Tor Marancia, uno dei polmoni verdi più estesi d’Europa, parte integrante del Parco Regionale dell’Appia Antica.
L’INTITOLAZIONE
La proposta, presentata dalle consigliere comunali Valeria Baglio e Antonella Melito (Partito Democratico), mira a dare un’identità simbolica ai diversi ambiti del parco, riconoscendo il contributo di persone e realtà che hanno avuto un ruolo centrale nella sua salvaguardia. Nello specifico, si prevede di intitolare l’AFA 1 ad Antonio Cederna, l’AFA 2 all’Europa e l’AFA 3 a Vittoria Calzolari. Le promotrici della mozione sottolineano che l’obiettivo è quello di “restituire identità e memoria a porzioni di territorio che non possono rimanere anonime”, valorizzando un’area che oggi rappresenta un importante esempio di tutela ambientale in ambito urbano.
LA STORIA DEL PARCO
Il parco, infatti, è stato al centro per anni di interventi di compensazione urbanistica che ne mettevano a rischio l’integrità. A scongiurare il pericolo cementificazione è stato l’intervento della Soprintendenza, che ha riconosciuto i valori naturalistici e archeologici dell’area, ponendo un vincolo su circa 200 ettari di verde agricolo. Questo riconoscimento ha consentito nel 2002 l’inserimento di Tor Marancia nel perimetro del Parco Regionale dell’Appia Antica, ponendo le basi per un percorso di recupero e valorizzazione che prosegue ancora oggi. Negli ultimi anni è stato possibile aprire al pubblico l’AFA 3 – un’area di 13 ettari completamente attrezzata – mentre si attende l’inaugurazione dell’AFA 1 (sul lato di piazza Lante). Inoltre, è in corso l’iter per la ristrutturazione e l’assegnazione dei casali dell’AFA 6, la cui destinazione sarà definita attraverso un percorso partecipativo.
UN “MERAVIGLIOSO TAPPETO VERDE”
“Ci aspettiamo – affermano Baglio e Melito – che con il lavoro avviato da questa Amministrazione, il “meraviglioso tappeto verde in grado di connettere il cuore della nostra città con la periferia dei Castelli Romani”, come lo aveva immaginato Antonio Cederna, possa proseguire il suo cammino di valorizzazione, diventare pienamente fruibile per tutta la cittadinanza e confermare la sua vocazione di Parco urbano più grande d’Europa”.
Redazione