
GARBATELLA – Domenica 8 giugno, intorno alle ore 13.00, un incendio ha interessato l’area degli orti urbani del Parco di Garbatella, in via Rosa Raimondi Garibaldi, suscitando forte preoccupazione tra i residenti e i volontari di Legambiente che gestiscono lo spazio. Le fiamme hanno distrutto alcune balle di fieno e danneggiato piante da frutto, ma grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, allertati dai cittadini, si è evitato che il fuoco si propagasse al resto del parco, in particolare alle arnie e all’area dedicata ai cani.
UN CONTESTO COMPLESSO
La natura e la dinamica dell’incendio hanno fin da subito fatto pensare ad una natura dolosa. Inoltre l’episodio si inserirebbe in un contesto più ampio di criticità che, da circa un anno, sta interessando il parco. Secondo quanto riferito dai gestori e da alcuni frequentatori abituali infatti, si è assistito a un progressivo aumento di atti vandalici, attribuiti a un gruppo di adolescenti che ha danneggiato strutture, disturbato i presenti e, più recentemente, si sarebbe reso protagonista di episodi violenti tra coetanei.
Le segnalazioni si sono fatte via via più numerose, tanto da portare all’organizzazione di una serie di incontri tra realtà associative del territorio, cittadini e autorità locali – tra cui uno con l’assessore municipale Francesca Vetrugno – con l’obiettivo di analizzare la situazione e proporre soluzioni. Uno degli aspetti principali emersi è la necessità di coinvolgere direttamente i giovani attraverso iniziative mirate, sportive e culturali, capaci di restituire al parco una dimensione collettiva e inclusiva.
Negli ultimi tempi si sono verificati altri episodi sospetti: una balla di fieno è stata bruciata dietro una duna del parco e la scorsa settimana qualcuno ha dato fuoco alla rete del campo da calcio. Una sequenza di atti che sta destando interrogativi: si tratta di semplici bravate o c’è un intento doloso più grave?
LA MOBILITAZIONE
Finora, in anni di attività, episodi di questo tipo non si erano mai verificati. La comunità che ruota attorno al parco si interroga ora su come rispondere, sottolineando la necessità di non lasciare soli i gestori e gli utenti dello spazio verde. “Il parco è di tutti”, affermano alcuni volontari, “e di fronte a problemi di carattere sociale la comunità deve stringersi, organizzare più attività e presidiare con la propria presenza questo luogo così importante di Garbatella”.
In questo contesto, l’arrivo – su disposizione della Questura – delle guardie a cavallo ha suscitato entusiasmo, in particolare tra i più piccoli, rappresentando anche un gesto simbolico di attenzione istituzionale verso uno spazio pubblico oggi più che mai al centro della vita di quartiere.
Leonardo Mancini