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Vandalizzata la Torre del parco di Tor Marancia

La struttura situata nel Parco della Torre di Tor Marancia è stata murata da diversi anni, mentre cittadini e politica locale non hanno mai smesso di chiedere la riqualificazione

TOR MARANCIA – La torre all’interno del Parco della Torre di Tor Marancia nei giorni scorsi ha subito un atto vandalico. Al momento non è chiara l’entità dei danni, dato che il parco è stato chiuso per ragioni di sicurezza. Ma di certo la porta della torre, murata da tempo, è stata sfondata per guadagnare l’ingresso.

UNA TORRE MURATA

Si tratta di una torre di avvistamento a base quadrata alta circa 15 metri, nota nel medioevo come Torre di San Tommaso e solo alla fine del XVII secolo con il nome di Torre Marancia. Una denominazione che potrebbe derivare da un liberto romano chiamato Amarrantus che possedeva alcune ville nella zona. Negli anni Novanta, dopo essere stata ristrutturata internamente durante l’amministrazione Rutelli, in attesa di una funzione, la Torre era divenuta un dormitorio per senza fissa dimora. Non riuscendo ad arginare il problema ne è stato murato definitivamente l’ingresso.

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L’INTERNO DELLA STRUTTURA

Nel 2019 Urlo ha potuto visionare l’interno della Torre grazie ad un sopralluogo organizzato dalla commissione Cultura del Municipio VIII, nell’ambito delle iniziative per cercare di valorizzarla e restituirla alla cittadinanza. All’interno è presente una struttura di due soppalchi e una scala a chiocciola, il tutto in buone condizioni.

DONAZIONE URLO-1

UN ATTO FRUTTO DELL’ABBANDONO E DELL’INCURIA

La notizia dell’atto vandalico ha immediatamente fatto mobilitare le istituzioni del Municipio VIII che da tempo lavorano per riqualificare e dare nuove funzioni al parco e a questa struttura così simbolica. Infatti lo scorso 18 dicembre il Consiglio Municipale ha votato un atto dal titolo: “Salvaguardia e valorizzazione della Torre di Tor Marancia”. Questo il commento a caldo del Presidente Amedeo Ciaccheri e del consigliere Pd e presidente della commissione Cultura Flavio Conia: “In questi giorni un nuovo atto vandalico ha portato all’entrata di persone all’interno del manufatto medievale che verte in stato di abbandono per l’incuria da parte dell’amministrazione capitolina. Il Municipio, dopo effrazioni avvenute in anni passati, ha sempre vigilato sulla tutela dello stesso, segnalando alla Sovrintendenza interventi da porre in essere e soluzioni possibili”.

UNA VICENDA IN STALLO

Dal Municipio VIII hanno sottolineato come la situazione di stallo in cui si trova la struttura da troppi anni sia stata determinata da un rimpallo di competenze che “oltre a privare i cittadini di un bene identitario per il quartiere – aggiungono Ciaccheri e Conia – viola le giuste norme di tutela e conservazione di beni culturali”. Il richiamo in questo momento è all’amministrazione comunale, perché prenda finalmente in mano la vicenda e il destino di questo manufatto così identitario per il quartiere: “Si chiarisca quale struttura è competente sul bene e si stanzino subito i soldi per la sua salvaguardia e valorizzazione – concludono – Altrimenti si lascerà al degrado e alla noncuranza un bene comune prezioso, sottraendo Roma di un pezzo della sua storia”.

Leonardo Mancini