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VIA PINCHERLE: INQUILINI ANCORA A RISCHIO

Continua la battaglia degli inquilini di via Pincherle, costretti a lasciare la loro casa
A via Pincherle da mesi si svolge una trafila che rasenta il rischio dell’emergenza sociale. Parliamo di case, di emergenza abitativa, di persone che o acquistano l’immobile in cui vivono o sono costrette a fare le valige e andarsene.

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La situazione è la seguente: la Fata Assicurazioni Danni S.p.A., del gruppo Assicurazioni Generali, aveva deciso di vendere gli immobili di cui è proprietaria, locati in quella zona, all’Area Mestre del gruppo Giacomazzi. Gli inquilini sono stati messi di fronte a un out – out: comprare la casa o lasciarla. E dalla situazione di difficoltà scatenatasi ne sono venute fuori battaglie per rivendicare la tutela delle fasce deboli e danneggiate dalla situazione, di cui è stato protagonista Andra Catarci, Presidente del Municipio XI, ottenendo risultati pressoché invidiabili: la Regione aveva dato disponibilità ad acquistare da Area Mestre gli appartamenti invenduti, in modo che le fasce deboli avrebbero potuto pagare nuovamente l’affitto, ma all’Ater; Area Mestre avrebbe garantito il diritto di abitazione o usufrutto alle persone con più di 65 anni rinnovando i contratti di locazione a canone concordato 3 + 2 anni e vendendo eventualmente le sole nude proprietà; ha accettato, infine, di estendere la possibilità di acquisto anche a parenti di secondo livello.
Immaginavamo un lieto fine a tutta la vicenda, e invece no, perché la Fata Assicurazioni ha iniziato a vendere gli appartamenti, ancora occupati dalle famiglie affittuarie, non tutelando assolutamente le fasce deboli (ne stanno facendo le spese, tra i tanti, una signora sola, vedova, una famiglia con bambini molto piccoli e un’altra famiglia composta da una mamma single con un bambino a carico). La cosa più ambigua è che le scadenze degli affitti sono tutte tra il 2010 e il 2012. Possibile che non ci sia possibilità di far valere quei contratti? Che cosa sta succedendo?
“Nel 2008 la Fata Assicurazioni decide di vendere l’immobile di via Pincherle 153. La società Area Mestre S.r.l., Gruppo Giacomazzi, acquista, nel mese di dicembre 2008, i 116 immobili, 14 negozi e 2 magazzini invenduti per la cifra di 19 milioni di euro, esprimendo la volontà presso la Regione Lazio di vendere all’ATER le abitazioni, a garanzia della permanenza nelle case dei vecchi locatari. In questo momento sembrerebbe che l’Ater stia trattando in blocco per 21 milioni di euro, offerta che però non sarebbe stata accettata in quanto ritenuta troppa bassa a fronte di una richiesta che parrebbe essere di ben 28 milioni di euro” dichiara Andrea Catarci. Un’operazione che porterebbe alla società Area Mestre Srl ben 9 milioni di euro (circa 70.000 per appartamento) in più di quanto investito. Nei giorni scorsi si era assistito a delle avvisaglie delle possibili intenzioni della attuale proprietà, con la messa in vendita di alcuni appartamenti all’insaputa dei locatari. “Si continua il gioco al ‘massacro sociale’ a cui non si può assistere inermi e per questo il Municipio XI insieme al Comitato degli Inquilini ed ai sindacati che hanno seguito la vicenda ha ripreso le mobilitazioni. Il Municipio XI ritiene inammissibile che in poco più di un mese si pretenda di ricavare una plusvalenza di oltre 9 milioni di euro sulla pelle di tanta gente. Il Municipio XI chiede – conclude Catarci – che si blocchi ogni ulteriore atto unilaterale della proprietà e, chiedendo  il rispetto di quanto concordato sul tavolo interistituzionale, ribadisce il diritto alla casa per tutti gli inquini dello stabile”.

Serena Savelli