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Corviale: al via il processo di rigenerazione urbana

Parte il primo di due progetti per la riqualificazione. L’investimento totale è più di 21milioni di euro

corviale repertorio

Tratto da Urlo n.165 Febbraio 2019

CORVIALE – Sono più di 21 milioni di euro i fondi, quasi interamente regionali, investiti nel processo di riqualificazione di Corviale attraverso due progetti banditi e coordinati da Ater Roma: il primo è la rinascita del 4° piano dell’enorme fabbricato conosciuto con il nome di Serpentone (costruito a cavallo tra gli anni ’70 e ’80); il secondo, vincitore di un concorso internazionale, mirerà a migliorare l’accessibilità all’edificio, la vivibilità e la sicurezza dei percorsi interni e degli spazi comuni. “Un immenso grazie e un immenso abbraccio a tutti i cittadini e le cittadine di Corviale che aspettano questo momento da 30 anni”. Con queste parole il Governatore Nicola Zingaretti ha salutato l’inizio delle opere. “I cantieri renderanno Corviale protagonista di uno degli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana di edilizia pubblica più complessi mai realizzati a Roma. L’edificio, simbolo per decenni di degrado e illegalità, torna finalmente a nuova vita”, commenta l’Ater.

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LA RINASCITA DEL 4° PIANO – Il primo progetto, diretto dall’Architetto Guendalina Salimei (da cui prende spunto il film “Scusate se esisto”, con Paola Cortellesi), prevede l’abbattimento delle abitazioni abusive presenti al 4° piano del Serpentone e la ricostruzione di 103 nuovi appartamenti nell’arco di 5 anni. Al progetto sono destinati 10,5 milioni di euro (di cui 1,5 milioni del Mit). Il 21 gennaio scorso sono partiti i lavori sul primo lotto per la costruzione dei primi 9 nuovi alloggi.
Il 4° piano del Serpentone ha una storia particolare: secondo il progetto originale dell’Architetto Mario Fiorentino il piano avrebbe dovuto contenere servizi e attività commerciali. Gli spazi però vennero occupati sin da subito. Al posto dei negozi sorsero case abusive, ancora oggi esistenti e abitate, che costituiscono un pericolo per l’intero fabbricato: bagni e cucine sono di fortuna, le utenze sono precarie, così come gli allacci ai servizi. “L’operazione meritoria della Regione Lazio (competente perché il Serpentone è proprietà dell’Ater) è di aver disposto la liberazione delle occupazioni abusive, con il progetto di trasformare questi spazi in appartamenti. Le case verranno riaffidate a chi ne ha diritto. Come Municipio diamo la massima disponibilità alla collaborazione”, ci ha detto Luca Mellina, Assessore all’Urbanistica del Municipio XI. I passaggi di questa delicata operazione sono stati complessi, ci ha spiegato Stefano Lucidi, Assessore municipale alle Politiche Abitative: “Il difficile era interfacciarsi con gli abitanti del 4° piano per non creare il caos. Nel 2016 sono state identificate le varie situazioni ed è stato indetto un bando, volto alla richiesta del diritto all’abitazione, dedicato solo agli abitanti del 4° piano. Al termine della gara è stata redatta una graduatoria”. Questa operazione è stata molto articolata, per varie ragioni. “Gli aventi diritto sono risultati 47 (su oltre 90 che hanno fatto domanda): a questi verranno assegnate le abitazioni che verranno ricostruite”. Per consentire i lavori i soggetti sono stati spostati temporaneamente in altre case: “Quando saranno pronti i nuovi appartamenti gli aventi diritto verranno riportati nella loro casa precedente, riqualificata. Gli altri rimarranno in altri appartamenti, sempre dell’Ater. Queste persone verranno così riportate nella legalità, potranno riavvicinarsi ai servizi e fare un percorso volto a migliorare la propria condizione sociale ed economica”. Tutti gli enti coinvolti, seguita Lucidi, (Ater, Polizia Locale, Regione, Comune e Municipio), riuniti dalla Prefettura intorno a un tavolo, si sono presi carico delle proprie responsabilità: “Era quello che serviva per sbrogliare quella matassa ingarbugliata”.

RIGENERARE CORVIALE – Il secondo progetto, del team coordinato dall’Architetto Laura Peretti, interesserà il Serpentone e l’area circostante. Il finanziamento è di più di 11 milioni di euro, tutti regionali. “Verranno modificati gli ingressi dal piano strada, portandoli dagli attuali 5 a 27 per rendere a misura d’uomo gli accessi all’edificio, verranno creati una nuova piazza e spazi pubblici su via Poggio Verde, risistemati i locali di via Ferrari, destinandoli a laboratori artigiani e atelier artistici, e saranno riqualificati gli spazi verdi”, riferisce l’Ater. “Sarà modificato il tracciato di via Poggio Verde, che costeggia l’intero fabbricato: la strada sarà allargata e fornita di elementi di riconoscibilità”, ha aggiunto Mellina: “La Regione ha dato l’incarico della redazione del progetto definitivo ai progettisti. Mi sono recato insieme al team di architetti dall’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Luca Montuori. Si tratta infatti di un progetto regionale ma che si cala all’interno di una realtà di Municipio e di Comune, per questo è stata espressa la volontà di lavorare di concerto. L’Assessorato ha messo a disposizione gli uffici competenti”. Nel frattempo, in attesa del grande intervento, “via Poggio Verde sarà interessata da interventi di rifacimento dell’asfalto con fondi municipali”.

I COMMENTI AL RISULTATO – “Dopo tanti anni e fatica, per combattere burocrazia, diffidenza, ignoranza di politici e burocrati, ce l’abbiamo fatta”. Ha commentato così l’inaugurazione del cantiere del nuovo 4° piano di Corviale, Maurizio Veloccia (Pd), Consigliere municipale ed ex Minisindaco del Municipio: “Non più parole ma fatti. Cominciai a sentir parlare di questo piano anni fa da cittadino, l’ho conosciuto da Presidente ed è stato uno dei progetti che Zingaretti mi ha chiesto di seguire quando ho cominciato a collaborare con lui in Regione. Sembrava impossibile avviare il cantiere perché l’area era abitata da tante persone. E invece ce l’abbiamo fatta, senza ruspe, carri armati e senza indossare divise, realizzando un laboratorio di quartiere che in silenzio ha lavorato nel territorio, spiegando il progetto, riconquistando la fiducia degli abitanti”. Ha espresso interesse per la notizia Daniele Catalano, Capogruppo Lega in Municipio XI: “Ci auguriamo che questi piani si possano realizzare velocemente per ridare dignità alle persone oneste che vivono nel Serpentone. Esprimiamo perplessità sulla progettazione poiché riteniamo che con questi piani non si superino le criticità più patite dai residenti, come dispersione e mancanza di sicurezza. Vigileremo sui tempi di attuazione e saremo un pungolo per Regione e Ater”.

Anna Paola Tortora