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Differenziata Municipio XI: tra criticità e partecipazione è partito il nuovo piano

Differenziata Marconi 3

Per ora solo il 35% del territorio è servito dal porta a porta. Non mancano i disagi tra scarso decoro, rovistaggio e roghi

Tratto da Urlo n.113 marzo 2014

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MUNICIPIO XI – Con qualche ritardo, anche nel Municipio XI è partito il nuovo piano di raccolta differenziata di Ama. Da metà novembre, infatti, i cittadini si destreggiano con questo nuovo sistema che, per un 65% circa del territorio, prevede la raccolta stradale in cinque frazioni (i normali cassonetti stradali), mentre la restante parte viene servita dalla raccolta porta a porta. Come negli altri territori coperti dal piano non sono mancate le criticità, rilevate sin dalla fase di comunicazione. Primo passaggio infatti è proprio il contatto con i cittadini portato avanti dai dialogatori di Ama: “Possiamo dire che la comunicazione verso i cittadini è stata quantomeno inefficiente – afferma l’Assessore all’Ambiente del Municipio XI, Manuele Marcozzi – Ho infatti richiesto all’Ama di replicare delle giornate di formazione in alcune zone del territorio”. Stessa analisi arriva anche dagli esponenti del M5S con il Consigliere Alessio Marini che ha spiegato come, in Commissione Ambiente, si sia parlato della necessità di allargare la formazione anche alle scuole, con vari appuntamenti mensili: “Ma non c’è stato alcun seguito – spiega Marini – Questo sembra un progetto piovuto dal cielo, non c’è stata una sensibilizzazione tale da sedimentarsi nelle coscienze della cittadinanza. È stato fatto all’improvviso e in maniera approssimativa, senza nemmeno badare alle effettive risorse. Sarebbe stato meglio partire su una porzione più piccola, per poi allargarsi”. Elemento questo che, secondo il Consigliere pentastellato, ha creato non poche criticità: “Il porta a porta su un territorio come il nostro necessita un’organizzazione molto elastica, con capacità di trasformazione e progettazione”. “Abbiamo richiesto all’Ama degli operatori sulle zone più critiche per dare aiuto alla cittadinanza – racconta l’Assessore Marcozzi, che sottolinea come sia essenziale risolvere i problemi legati alla gestione del piano, quindi direttamente connessi con Ama, in primis mezzi e personale – Crediamo che manchino perlomeno trenta persone per avere un servizio efficiente”. Inoltre, dove c’è la raccolta differenziata di tipo stradale, ci sono problemi di decoro, ci riferiamo in particolare al fenomeno, sempre più in espansione nei nostri territori, del rovistaggio, soprattutto per zone molto popolose come Magliana e viale Marconi, come ci racconta Marco Campitelli, esponente del Comitato DifendiAmo Roma del Municipio XI: “Prima dell’inizio del servizio i secchioni stradali erano preda dei rovistatori. Poi nelle zone in cui è iniziato il porta a porta il fenomeno sembra essere diminuito”. Questo, spiega Campitelli, potrebbe aver fatto aumentare la percezione del fenomeno nelle aree in cui la raccolta è rimasta di tipo stradale, infatti “in zone come viale Marconi adesso ci sono anche sei cassonetti di fila, letteralmente presi d’assalto”. Su una diminuzione del fenomeno nelle zone in cui è partito il porta a porta, il Consigliere Marini, promotore con il suo gruppo di un’interrogazione sui roghi di rifiuti, non si sbilancia: “Ancora presto per dirlo, i roghi continuano, abbiamo presentato l’interrogazione ma aspettiamo ancora una risposta. Il rovistaggio – spiega – serve a recuperare materiale di risulta da rivendere – principalmente metalli – Una strategia sui rifiuti che funzioni limiterebbe i roghi ed il rovistaggio, ma allo stato attuale per quanto riguarda il ritiro degli ingombranti non mi sembra sia cambiato nulla”. Un problema effettivo del territorio che, negli ultimi mesi, si sta spostando anche oltre i confini municipali. Secondo Marini una prima azione da compiere per limitare il fenomeno del rovistaggio e dei roghi sarebbe quella di “intervenire su chi acquista il materiale di risulta”. Alcune criticità relative al ritiro dei rifiuti persistono anche nelle zone servite dal porta a porta. In particolare alla Muratella, ci racconta Marco Capitelli, “fino a pochi giorni fa c’era una situazione disastrosa, soprattutto per i commercianti cui veniva ritirato l’umido una volta a settimana. Ad oggi dopo molte lamentele sta migliorando”. Strade stette, percorsi tortuosi per i mezzi dell’Ama e la necessità di raggiungere il limite di dodici famiglie per ottenere i cassonetti condominiali, sono gli altri fattori di disagio in questo tipo di raccolta: “Al Trullo – racconta Marini – Ama ha spostato alcuni cassonetti da una strada senza uscita e li ha portati su via del Trullo, a 5-600 metri dalle case”. Una situazione critica, soprattutto considerata l’età media della popolazione di quella zona: “Per gli anziani è complicato portare su e giù l’immondizia – seguita il Consigliere M5S – I cittadini percepiscono queste azioni come una prepotenza”. Altro elemento complicato nella gestione di questo piano di raccolta è la rimozione dei vecchi cassonetti stradali nelle zone ormai servite dal porta a porta. In alcuni territori, la mancanza di cassonetti e i disagi occorsi durante le festività natalizie, hanno portato ad accumuli di rifiuti in prossimità del vecchio posizionamento dei cassonetti. È l’Assessore Marcozzi a spiegare la necessità di gestire al meglio questo delicato momento: “In questi giorni stiamo togliendo dalle strade molti cassonetti, questa operazione fa sicuramente parte di un processo per accelerare la raccolta differenziata”. Uno strumento, quindi, per mettere i cittadini nella condizione di differenziare, senza poter più contare sul secchione dell’indifferenziato. Popolazione quella del Municipio XI che, nonostante le giuste rimostranze per i disservizi, si è comunque posta favorevolmente nei confronti del nuovo sistema: “I cittadini vogliono fare la differenziata e arrivare al livello delle altre Capitali – conclude Campitelli – Dove il servizio funziona i cittadini collaborano, inoltre dove c’è lo stradale chiedono di passare al porta a porta per eliminare i secchioni”. Purtroppo il piano, è una “coperta troppo corta”, lo stanziamento economico destinato alla raccolta differenziata non permetterà, perlomeno in tempi brevi, un innalzamento della percentuale di popolazione servita dal porta a porta. Un servizio, questo, che ha dei costi di molto superiori rispetto al tradizionale sistema stradale. “È importante che l’amministrazione segua il piano di Ama – seguita l’Assessore Marcozzi – ma non si possono dimenticare le necessità dei cittadini che, nonostante i disservizi, hanno avuto reazioni molto positive. L’importante è non prendere in giro la cittadinanza ma bensì dire la verità, spiegare i problemi e le criticità”. L’Assessore conclude richiamando Ama: “Chiediamo di ottenere in breve tempo i dati sulla differenziata, ma soprattutto che i cittadini possano vedere in prima persona i benefici del sistema – conclude – La chiusura di Malagrotta, pur essendo stata una svolta epocale, ha portato un grande carico di responsabilità sulla differenziata, per evitare che si ripeta quella tremenda esperienza”. Nei prossimi mesi altri cinque municipi, quelli non toccati dall’accorpamento, entreranno nel nuovo sistema di ritiro. Quello che i cittadini e gli amministratori auspicano è che non si ripetano gli stessi errori fatti fino ad oggi e che, nonostante le inevitabili difficoltà, siano sempre meno i disagi nella transizione.

Leonardo Mancini