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I cittadini di Magliana scendono in piazza contro i roghi tossici

L’iniziativa lanciata dal minisindaco Lanzi per richiedere l’intervento della Regione Lazio

MAGLIANA – Dopo l’incendio di giovedì scorso sull’argine del Tevere in via Asciano in zona Magliana, non sono mancate le critiche e le polemiche sulla gestione dell’area da parte degli enti competenti. In particolare dal Municipio XI il Presidente Gianluca Lanzi, ha indetto una manifestazione per giovedì 27 giugno alle ore 18.30 in Piazza De André.

LA MANIFESTAZIONE

Parla di un “disastro annunciato” il minisindaco Lanzi nel messaggio lanciato sui social in cui invita la cittadinanza alla manifestazione del 27 giugno. “Da tempo denunciamo alla Regione Lazio ciò che accade su quell’area di sua esclusiva competenza: roghi tossici, e sversamento incontrollato di rifiuti. Un disastro annunciato che si sarebbe potuto evitare se la regione Lazio avesse fatto ciò che deve”. I cittadini, assieme alla maggioranza municipale, scenderanno quindi in piazza, spiega Lanzi, “Per manifestare la nostra preoccupazione, per dire basta a roghi tossici e incendi. Per chiedere alla Regione Lazio di intervenire subito e per difendere il nostro diritto alla salute”.

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PUNTARE AD UN NUOVO PARCO SUL TEVERE

Sulla scia del minisindaco anche l’Assessora municipale alle Politiche Sociali, Giulia Fainella, ha chiamato a raccolta i cittadini del quartiere: “È ora che la Regione Lazio ascolti il Municipio e i residenti della Magliana, perché siamo esausti, arrabbiati e preoccupati. È ora che la Regione Lazio dia seguito all’ordinanza firmata dal Sindaco, che impone la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti nell’area di via Asciano. Ma vogliamo di più – aggiunge Fainella – dopo che la Regione Lazio avrà rimosso i rifiuti lungo l’argine del Tevere, dovrà bonificare le aree, riqualificarle e restituirle alla fruizione pubblica. È il modello vincente dei parchi fluviali realizzati in passato dalla Regione Lazio e gestiti dal Municipio, solo così potremo evitare di rivivere quello che abbiamo vissuto giovedì scorso e nelle ore successive all’incendio.

LA RIMOZIONE DEI RIFIUTI

Il Presidente Lanzi ha poi richiamato il contenuto dell’ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri il 23 giugno scorso per disporre l’immediata rimozione dei rifiuti da parte della Regione Lazio. Nel testo si dispone in particolare l’interdizione dell’area per garantire la salute delle persone, la rimozione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, oltre alle analisi sul terreno. “Il provvedimento – si legge in una nota diramata dal Campidoglio – prevede nel raggio di un chilometro dal fulcro dell’incendio il divieto di consumo e vendita degli alimenti di origine vegetale e animale, il divieto di pascolo e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata. Inoltre, all’esterno di quest’area fino al raggio di due chilometri dal fulcro dell’incendio, si raccomanda di consumare gli alimenti di origine vegetale, previo accurato lavaggio”.

LE CRITICHE AL MUNICPIO XI

Critiche alle modalità con cui è stata indetta questa manifestazione arrivano però dagli esponenti locali e capitolini della Lega. In particolare sono il capogruppo capitolino, Fabrizio Santori, quelli in Municipio XI e XII, Daniele Catalano e Giovanni Picone, e il consigliere in Municipio XI Enrico Nacca, a criticare l’utilizzo di newsletter indirizzate ai cittadini per pubblicizzare l’iniziativa: “Siamo stati contattati da numerosi cittadini pronti a denunciare l’uso improprio delle modalità di comunicazione istituzionali attuate dal Presidente del Municipio XI Lanzi, il quale questa mattina ha inondato le caselle di posta elettronica dei residenti per convocarli a una manifestazione contro i nomadi, accusando la Regione Lazio di immobilismo, in seguito all’incendio di via Asciano che ha bloccato un intero quadrante della Capitale. Ci viene da sorridere nel vedere come la sinistra usi due pesi e due misure quando le fa comodo, scaricando la responsabilità su altre istituzioni. Ricordiamo a Lanzi e al sindaco Gualtieri, da sempre fermi sostenitori del sistema nomadi e connesse okkupazioni, che il controllo del territorio spetta alla Polizia Locale. Inoltre, è curioso riscontrare la determinazione del Pd su questo specifico tema quando il Municipio XI è invaso di accampamenti abusivi e di occupazioni di immobili, di esclusiva competenza comunale, su cui non è mai stato fatto nulla di concreto per garantire la sicurezza dei cittadini”.

Anche da FdI in Municipio XI si punta il dito su tutte le istituzioni che, per la loro competenza, avrebbero dovuto vigilare sull’area: “Resta essenziale che il Gruppo XI Marconi della Polizia Locale, il Municipio Roma XI, i Dipartimenti Tutela Ambientale e Politiche Sociali Roma Capitale, la Regione Lazio e l’Asl Roma 3, ognuno per le sue competenze ed articolazioni, predispongano tutte le procedure necessarie per degli interventi di sgombero delle aree occupate illegalmente ed oggetto di discariche abusive sul territorio – afferma il capogruppo Valerio Garipoli –  visto e considerato che tali incendi e roghi tossici si ripetono sistematicamente e da anni nell’area in oggetto dell’ultimo evento, così come accaduto anche durante i dieci anni della Presidenza alla Regione Lazio di Nicola Zingaretti – e ancora – La Regione Lazio infatti si occuperà della pulizia dell’area golenale sul fiume Tevere compresa tra via Asciano e il viadotto Ponte della Magliana, ma la Legge Regionale 53 del 1998, prevede che l’Ente regionale si occupi della difesa del suolo e degli abitati dalle inondazioni e non delle problematiche relative all’abusivismo edilizio, al decoro urbano, alla gestione dei rifiuti e altri aspetti igienico sanitari”.

Redazione