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“Icarus”, il nuovo murale che colora il Serpentone del Corviale

L’opera di street art, firmata JDL, è tra le più grandi della Capitale ed è un monito agli uomini che per loro ambizione sfidano la natura

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Tratto da Urlo n.210 marzo 2023

CORVIALE – Dopo oltre un mese di lavori, nell’ambito del progetto Street Art for Right, lo scorso 16 febbraio è stata inaugurata a Corviale una delle opere di street art più grandi della città. Si tratta di un imponente murale di 40 metri realizzato sulla parete Nord-Est del palazzone di Corviale a Roma, popolarmente noto come “Serpentone”, nonché uno dei muri più simbolici della Capitale. Il murale, patrocinato dal Municipio XI, porta il titolo “Icarus”, è dedicato al tema dell’ambiente e reca la firma della street artist olandese JDL, acronimo di Judith de Leeuw. Il muro di JDL avrà una durata temporanea di circa due anni, in quanto il Palazzone è in fase di ristrutturazione nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR. Prima di essere distrutto, però, sarà trasformato in NFT (non-fungible token, non riproducibile), così da poter essere venduto (continuando ad essere visibile in rete). I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza a varie associazioni benefiche che operano nello stesso quartiere.

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COSA RAPPRESENTA IL MURALE

JDL ha iniziato giovanissima ad esprimere la sua arte. Oggi è un’artista conosciuta a livello internazionale grazie al suo attivismo nel diffondere messaggi sociali mediante la street art, affrontando tematiche importanti legate al movimento LGBTQIA+, al razzismo e alla salute mentale, che racconta sui muri di tutto il mondo. Sulla facciata del chilometrico palazzo di Corviale, JDL ha rappresentato e rivisitato il mito greco di Icaro in chiave ecologista. Icaro è colui che, incurante dei propri limiti, volò troppo vicino al Sole con ali di cera e precipitò in mare. Il concetto è quello della hybris greca, la protervia e l’arroganza nei confronti di chi ci circonda, ignorando le leggi e l’empatia. Nel caso di JDL, la hybris umana si direbbe rivolta nei confronti del nostro pianeta, minacciato dal riscaldamento globale. Le protagoniste del dipinto sono due donne, che rappresentano le due possibili alternative: da una parte, la salvezza di chi riesce a svincolarsi e fuggire all’ultimo momento da un futuro che pareva ineluttabile; dall’altra, invece, la donna (sulla destra) pare precipitare, suggerendo un’idea di dannazione resa ancora più drammatica dalla presenza sul suo corpo di una sostanza oleosa, un rimando diretto all’infelice destino degli uccelli invischiati nelle macchie di petrolio sversate in mare. La donna raffigurata sul lato destro del palazzo serve dunque a ricordare agli esseri umani quali sono i propri limiti. Volerli superare, a discapito dell’ambiente, è causa di rovinose cadute. Si tratta di una potente metafora in un periodo storico attraversato dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.

STREET ART FOR RIGHT

Street Art for Right è un progetto che nasce per la Biennale MArteLive del 2014 con l’intento di portare l’arte nei quartieri più difficili della periferia, dove negli ultimi anni sono state realizzate più di 30 opere. Il traguardo più grande, però, è arrivato quest’anno con il riconoscimento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Europa Creativa che inaugura un nuovo ciclo triennale che toccherà anche la Francia e la Grecia.

Annalisa Ciutti