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Magliana, censiti gli abitanti della ex scuola 8 Marzo

Il 10 aprile è stato effettuato il censimento. Si punta allo sgombero e al recupero dell’immobile

Tratto da Urlo n.234 maggio 2025

MAGLIANA – A via dell’Impruneta, nel quartiere Magliana, c’è uno stabile occupato dal oltre quattordici anni: la ex scuola 8 Marzo. La mattina del 10 aprile 2025 però, sotto la supervisione della Polizia Locale del gruppo Marconi, con la collaborazione della Questura di Roma, del Commissariato San Paolo, e con il personale dei Dipartimenti Patrimonio e Politiche Sociali insieme ai Servizi sociali del Municipio XI, è avvenuto il censimento dei suoi abitanti con l’obiettivo di recuperare la struttura. “Un passo indispensabile per conoscere ed ascoltare coloro che si trovano in situazione di fragilità – dichiarava sui social la stessa mattina del censimento Gianluca Lanzi, Presidente del Municipio XI – Con l’obiettivo di offrire un supporto concreto con la presa in carico dei servizi sociali e un passaggio necessario per avviare un percorso di recupero dell’immobile, che prevede lo sgombero e la ricerca di soluzioni abitative per chi ne ha diritto”.

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LA VICENDA DELL’EX SCUOLA

La struttura, dove vivono oltre 100 nuclei familiari, negli anni è stata abitata nonostante la sua inagibilità dichiarata nel 2010. Di proprietà comunale, dopo il mai decollato progetto dell’Amministrazione Veltroni di realizzarvi un incubatore d’impresa con Sviluppo Italia SPA, nel 2012 è stata posta sotto sequestro. Negli anni gli abitanti al suo interno sono aumentati, e con essi le problematiche legate alla stabilità della struttura stessa. Ad agosto 2024 però finalmente il dissequestro, che ha permesso di avviare un sopralluogo della Commissione Stabili pericolanti, prima nell’ottobre 2024, poi nel gennaio scorso. La Commissione ha dichiarato che ormai la possibilità del crollo dell’edificio è concreta e nell’ultimo sopralluogo effettuato quest’anno ha constatato un aggravamento della situazione, con la possibilità anche d’incendio, sia per la presenza di bombole a gas sia per le precarie condizioni degli impianti elettrici. “Il primo agosto e il 3 settembre del 2024 ho presentato due esposti in cui sollecitavo la necessità di avviare una serie di verifiche e di censimenti rispetto alle condizioni dello stabile della ex scuola 8 Marzo”, afferma il consigliere di FdI in Municipio XI Marco Palma: “Insiste una condizione di difficoltà nel ricollocare le persone che negli anni hanno occupato? È arrivato il momento per la politica ed in particolare per il centro-sinistra di assumersi le responsabilità necessarie. Dopo questo censimento mi aspetto una relazione al Prefetto di Roma al fine di determinare una ricollocazione emergenziale delle persone, partecipando ad un bando come accade per chi non occupa”, conclude Palma.

QUALE FUTURO PER L’EDIFICIO?

I prossimi passaggi non saranno sicuramente rapidi. Dopo il censimento avvenuto ad aprile liberare l’edificio, garantendo un’alternativa dignitosa ai suoi abitanti che ne hanno diritto, considerando anche le situazioni con maggiore fragilità, come ha spiegato il Presidente del Municipio XI Gianluca Lanzi, non sarà facile. Solo una volta sgomberato l’immobile e rimesso in sicurezza, dovranno essere regolarizzate tutte le problematiche che sono emerse durante gli ultimi sopralluoghi. Una soluzione futura per il Consigliere Palma potrebbe essere quella di coinvolgere l’Università Roma Tre. “Con il collegamento del ponte ciclopedonale che unirà Magliana con Valco San Paolo, dove è già presente l’Università di Ingegneria di Roma Tre – un progetto del quale non si conoscono ancora i tempi, ndr – non solo si potrebbe ricucire un territorio ma si creerebbe una rete virtuosa tra tre quartieri, San Paolo, Marconi e Magliana, con un’università diffusa che alimenterebbe un nuovo ciclo economico di cui gioverebbero soprattutto i residenti di Magliana”. Torneremo sicuramente a parlare della ex scuola di via dell’Impruneta. I tempi per liberare, mettere in sicurezza e rinnovare la destinazione d’uso, come abbiamo spiegato, non saranno brevi.

Giancarlo Pini