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Magliana: degrado nello skate-park di Largo Collodi

La struttura sportiva pubblica inaugurata nel 2013 risulta in stato d’abbandono

Sono passati quattro anni dall’inaugurazione dello skate-park di Largo Collodi nel quartiere di Magliana, ma delle belle speranze sul piccolo spazio strappato all’incuria non sembra essere rimasto poi molto.

L’OPERA – “Degrado e abbandono”, sono questi con cui il consigliere di Fdi in Municipio XI, Valerio Garipoli, descrive l’area, inaugurata nel 2013 sotto l’allora presidente Gianni Paris. “I lavori di predisposizione e gli arredi urbani acquistati per l’installazione della pista sono costati circa 60.000 euro – ricorda Garipoli – L’opera pubblica, per di più, non è mai figurata in bilancio poiché le risorse necessarie vennero reperite dalla manutenzione ordinaria a disposizione degli uffici tecnici del Municipio XI”.

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RETE DIVELTA E DEGRADO – Uno spazio di tutto rispetto per la pratica dello skate: 4 rampe “bank” (di cui una parabolica), 1 pedana gradonata “stepcurb”, 2 rampe “kicker”, 2 barre “flat rail e un materasso antiurto. “Nasceva come occasione per i giovani e i cittadini di tutta la città di incontrarsi, divertirsi e cimentarsi in questa attività sportiva – aggiunge l’esponente di Fdi – Nulla di tutto questo vedendo la recinzione e pavimentazione divelta e le scritte sulle strutture stesse. Per di più risultano rifiuti ed un certo stato d’abbandono e degrado”.

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L’INTERROGAZIONE – Da Fdi hanno intenzione di chiedere conto all’attuale amministrazione di quali siano gli interventi previsti sull’area: “con un ‘interrogazione chiederemo al Presidente Torelli se non intenda far intervenire gli uffici con un provvedimento di urgenza al fine di programmare la ricognizione patrimoniale della seguente aree verde e ludica (P-8252-AA) al fine di predisporre le risorse necessarie alla sua manutenzione – conclude Garipoli – Chiediamo inoltre di comunicare ai cittadini attraverso un report le attività sin qui svolte per capirne le reali esigenze ed opportunità sul territorio municipale”.

LeMa