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Mercato Macaluso: al via i lavori

In vista la partenza dei cantieri per il mercato di via Cardano a Marconi, non mancano però le difficoltà per gli operatori

MARCONI – La riqualificazione del Mercato Macaluso o anche conosciuto come Cardano, perchè situato proprio tra via Gerolamo Cardano e via Damiano Macaluso, sembra partire dopo anni di cantieri bloccati, progetti prima cambiati e poi mai iniziati. Il primo dicembre, come ha spiegato al nostro giornale il Delegato della Sindaca del Municipio XI Mario Torelli, partirà la seconda fase dei lavori. Nonostante la ditta doveva cominciare lo smantellamento degli ultimi banchi dalla piazza già il 13 novembre ma un piccolo contrattempo ha fatto slittare tutto al 20 novembre. Il finanziamento di tutta l’opera oggi in Bilancio per l’appalto di riqualificazione del mercato, ammonta a 600.000 Euro.

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LE DIFFICOLTÀ DEGLI OPERATORI

I banchi dei commercianti nel frattempo sono stati spostati ai lati della piazza per fare spazio sull’area dove sorgerà, dal vecchio mercato, il nuovo. Nell’ attesa gli operatori dovranno continuare a lavorare in questa nuova posizione con passaggio di macchine a pochi metri dai banchi, nuove stingenti norme sul Covid e il conseguente distanziamento sociale. Marco Palma, già Vice Presidente del Consiglio Municipale di Fratelli d’Italia, preme proprio su questo aspetto della vicenda, cioè i bisogni dei proprietari in relazione anche alle nuove norme per contenere il contagio da Coronavirus e i disagi che quest’ultimi e i residenti devono subire. “Nelle giornate di pioggia non oso immaginare cosa potrà accadere se penso alle attuali condizioni in cui operano, comprese le limitazioni Covid, c’è di che preoccuparsi. Mi reco un paio di volte alla settimana al mercato rionale per sostenere quei commercianti ed ogni volta ascolto il malcontento dei cittadini e dei titolari dei banchi misto ad una sorte di rassegnazione. È un quadrante in difficoltà in crisi di mobilità, dove la mattina i furgoni delle bancarelle sono posizionati contromano ed in doppia fila”.

Giancarlo Pini