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NO DEL XV MUNICIPIO A UN NUOVO CAMPO NOMADI IN VIA MARCHETTI

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“Un nuovo campo nomadi per 400 persone starebbe per arrivare nel territorio del XV Municipio, nella zona di via Alessandro Marchetti”, è ciò che dichiara Gianni Paris, Presidente del Municipio XV. “Secondo informazioni nel nuovo Piano Nomadi del Comune è prevista la chiusura del campo Casilino 900 e la distribuzione delle persone lì residenti nei territori del XV e XVI Municipio.

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Via Alessandro Marchetti, nel XV, sarebbe il luogo individuato dal Comune per ospitare un nuovo campo di 400 persone. Così, mentre ufficialmente il Sindaco Alemanno dichiara di voler spostare i campi lontano dai centri abitati, nei fatti persegue obiettivi opposti. La zona di via Marchetti è circondata da abitazioni, e lì nuovi insediamenti continuano a crescere e a svilupparsi, come il Centro Altamira e Alitalia, o come il nuovo albergo Marriot. Ma forse in Comune prendono le decisioni basandosi su vecchie carte urbanistiche e, devo credere, non aggiornate.  Quella zona è stata più volte interessata da insediamenti   abusivi e irregolari, piccoli stanziamenti di volta in volta sgomberati in seguito alle proteste degli abitanti e alla contrarietà del Municipio. Prevedere dall’alto un insediamento così vasto non aiuta di certo a instaurare un clima di accoglienza per gli stessi ospiti del campo e creerebbe problemi sociali e di sicurezza ai quali è bene prestare attenzione. L’intera zona è cresciuta velocemente e stanno arrivando via via strade e servizi. Il nuovo insediamento rischierebbe di bloccare la riqualificazione di un territorio ormai abitato da migliaia di persone. Vorrei anche ricordare a chi prende queste decisioni in Comune che già poco distante dal sito individuato, in via Candoni,  esiste da anni un altro campo di oltre 600 persone, e che in quella zona sta per nascere un centro termale comunale. Tra l’altro per quella zona il Municipio sta ottenendo il blocco della costruzione del più grande centro di rottamatori d’Europa e sarebbe davvero bizzarro che scongiurato un problema insorgesse una nuova difficoltà per la crescita equilibrata di questo territorio”.