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Parco del Tevere: a Magliana uno spazio difficile da manutenere

Sulla vasta area verde si cerca un accordo tra Municipio e Regione

Tratto da Urlo n.156 aprile 2018

MAGLIANA – Si torna a parlare del Parco del Tevere, una vasta area verde nel cuore del quartiere Magliana. Uno spazio di 9,5 ettari, con 3,5 risistemati nel 2014 grazie a interventi importanti quali zone attrezzate per sport e spettacoli, aree per i cani, sculture degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma e un’attenzione particolare alla flora acquatica sussistente. L’intervento era stato finanziato dalla Regione Lazio con lo scopo di trasformare l’area golenale adiacente a Magliana in spazio verde per la cittadinanza. Il Parco del Tevere è frequentato inoltre anche da molti ciclisti, vista la bella pista che lo attraversa. Su questa area, però, c’è un grave problema di manutenzione. Il Municipio provvede, di tanto in tanto, allo sfalcio dell’erba e alla risistemazione delle attrezzature, ma questa parte di parco, la stessa inaugurata tre anni fa, è circondata da cumuli di rifiuti di ogni tipo, vista anche la vicinanza con lo storico accampamento abusivo sotto il viadotto. Oggi sono in tanti a denunciare la situazione e a richiedere che al più presto l’area torni ad essere fruibile dai cittadini. In un quartiere dove la sicurezza è uno dei temi più delicati, il degrado, infatti, non può che portare a fenomeni di criminalità che si alimentano proprio grazie a situazioni di abbandono come queste.

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LA DENUNCIA DELLE OPPOSIZIONI – Maurizio Veloccia, Consigliere Pd ed ex Presidente del Municipio proprio all’epoca in cui il Parco del Tevere venne inaugurato, ha rimarcato come la situazione stia degenerando: “Lo sviluppo dell’area, con l’arrivo della nuova giunta, ha subito una battuta d’arresto perché lasciata all’abbandono e al degrado. Non c’è cura, la vegetazione sta mangiando tutte le parti che nel tempo erano state bonificate. I giochi sono stati distrutti e dopo un anno e mezzo, solo in seguito alle numerose azioni fatte in Municipio dalle opposizioni, finalmente qualcosa è stato ripristinato”. Le attrezzature presenti, infatti, sono recentemente state risistemate ed è stata effettuata una pulizia e lo sfalcio dell’erba. “È evidente – ha continuato Veloccia – che si tratta di un’azione estemporanea. Visto che il Parco del Tevere è stata un’opera fatta dal Partito democratico, per il M5S essa deve cadere nel dimenticatoio. Il problema è che questo non è un dispetto nei confronti di chi aveva realizzato l’opera, ma un danno che si fa ai cittadini che fruiscono il parco, in quanto polmone verde in un quartiere di circa 55mila abitanti”. Il punto cruciale della vicenda è che il Municipio dovrebbe prendere in concessione l’area dalla Regione Lazio per poterla amministrare pienamente, ma questo iter “di acquisizione è ancora fermo e ad oggi non esiste un progetto di investimento, di sviluppo o una semplice idea su come il parco possa essere rilanciato – ha concluso Veloccia – È un vero peccato perché quello che doveva essere il primo passo di un piano di recupero del Tevere ben più ampio è divenuto da due anni uno scandalo a cielo aperto”. Anche Daniele Catalano, Consigliere Fdi al Municipio XI, è della stessa opinione: “Sono mesi oramai che il Parco del Tevere vive in un degrado assoluto, dovuto all’inerzia e al rimpallo di responsabilità tra la Regione Lazio e il Municipio XI. In tutto questo patetico teatrino sono sempre i cittadini a subire le ripercussioni, non avendo a disposizione una realtà fondamentale così importante nella zona, vista l’assenza di aree verdi nel quadrante. Continueremo a sollecitare gli uffici competenti – ha concluso Catalano – affinché finalmente i cittadini di Magliana possano riappropriarsi di questo spazio per esercitare sport all’aperto o semplicemente camminare nella natura”.

LA SPIEGAZIONE DEL MUNICIPIO – L’area del Parco del Tevere è si innesta in un territorio ben più vasto, di difficile controllo e manutenzione. Tutta la zona è di competenza della Regione Lazio, il Municipio XI si occupa periodicamente di manutenere la parte con le attrezzature sportive, l’area cani e la fontana con i pesci. Ma poi, poco più in là, dove sussistono gli storici accampamenti abusivi sotto il viadotto, ecco che il degrado la fa da padrone. Come si risolve una situazione del genere? È Giacomo Giujusa, Assessore all’Ambiente del Municipio XI, a spiegarci la situazione: “Tutte le aree golenali sono di competenza della Regione Lazio. Su alcune, come il Parco del Tevere, abbiamo trovato una richiesta di convenzione e proprio di quest’ultima stiamo parlando con l’ente regionale perché ci sono una serie di problematiche che vanno affrontate”. Infatti, secondo quanto spiegato dall’Assessore, la convenzione che dovrebbe essere stipulata tra Regione Lazio e Municipio XI (al fine di un passaggio di consegne dell’area) non permetterebbe a quest’ultimo di fare delle subconcessioni a sua volta per inserire all’interno del parco delle attività. Questo ovviamente non permetterebbe di far vivere gli spazi, rendendoli facili prede di occupazioni abusive e sverso di rifiuti, cosa che in effetti si è verificata fino a oggi. Nel caso in cui il Municipio accettasse una convenzione di questo tipo, potrebbe solo manutenere l’area al meglio delle sue possibilità, con il rischio però che essa venga costantemente deturpata da tali problematiche. “La situazione si dovrà necessariamente sbloccare, ma ci vorrà un po’ di tempo. Non possiamo avere un parco così esteso senza pensare a delle cose da farci all’interno”. Tutte le aree golenali sono teatro di abbandono e degrado. La parte del Parco del Tevere, il tratto inaugurato dalla precedente amministrazione municipale, oggi viene manutenuto di tanto in tanto: “Abbiamo ripristinato la fontana dei pesci e alcune attrezzature, inoltre effettuiamo periodicamente la manutenzione del verde” nonostante ad oggi ancora non sia attiva alcuna convenzione con la Regione.

Altra problematica è la vicinanza dell’accampamento abusivo sotto il viadotto, che secondo Giujusa è “monitorato costantemente e tutti i livelli competenti sono informati, dal Gabinetto della Sindaca alla Prefettura. Abbiamo fatto numerosi sopralluoghi e conosciamo bene la problematica. Ogni giunta in passato ha provveduto a effettuare una pulizia, poi la successiva amministrazione si è ritrovata di nuovo con lo stesso insediamento. Noi stiamo cercando di dare una destinazione a quelle aree – ha spiegato l’Assessore – perché vogliamo trovare una soluzione definitiva”.

Sul Parco del Tevere, insomma, la situazione resta incerta e complessa.

Serena Savelli