Tratto da Urlo n.187 Febbraio 2021
MAGLIANA – Torniamo a parlare del Parco Tevere alla Magliana, un’oasi di 9,5 ettari sulle sponde del fiume. Inaugurato nel 2014 dopo anni di rinvii, grazie al finanziamento della Regione Lazio, si sono trasformati 3,5 ettari in un’area verde. La costruzione di aree attrezzate per lo sport e spettacoli, l’installazione di sculture degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e la vicina pista ciclabile, hanno trasformato tutta la zona, dapprima degradata, in un e vero e proprio parco per i cittadini del quartiere, l’unico vero parco della Magliana. “Con il recupero del fiume, Roma recupererebbe anche il suo passato, rispetto a quell’inesorabile segnale di decadenza che oggi è più che mai evidente”, afferma Marco Palma, ex consigliere Fdi in Municipio XI.
LE PROBLEMATICHE DELLA GESTIONE
Dopo la preziosa riqualificazione di questo spazio verde, sono sorte da subito problematiche sulla gestione e la sicurezza. Negli anni successivi all’inaugurazione infatti l’area è ricaduta in stato di abbandono. La commistione di poteri tra Regione e Municipio, che tramite il Comune non è mai riuscito a prendere in concessione l’area golenale, ha portato ad un rimbalzo di responsabilità che non ha mai giovato a nessuno. “Il parco è uno spazio difficile da manutenere e in questi anni era stato gestito dal Municipio XI pur non avendolo in concessione, essendo le aree golenali della Regione Lazio. Si è provveduto allo sfalcio dell’erba, alla sistemazione delle attrezzature e degli arredi e al ritiro di cumuli di rifiuti”, spiega Valerio Garipoli, ex capogruppo Fdi in Municipio XI. Fondamentale sembrerebbe essere quindi la concessione definitiva di tutta l’area al Municipio. “È auspicabile – dichiarano Daniele Catalano, Enrico Nacca e Alessandra Costantini, esponenti della Lega in Municipio XI – che il parco passi in concessione al Municipio per ovvi motivi di lontananza della Regione dal territorio. C’era anche l’idea di realizzare un bar ma dalla Pisana non si sono mai espressi”. Il Municipio XI in questi anni infatti è stato solo momentaneamente assegnatario della cura, fino al 31 dicembre 2020: “Dal primo gennaio 2021 qualsiasi intervento passa dalla Regione. Prima c’erano due competenze, ora si è sanata anche questa problematica”, spiega Mario Torelli, Delegato della Sindaca in Municipio XI. Ma c’è chi, come Gianluca Lanzi, ex capogruppo municipale del Pd, sottolinea il ruolo fondamentale della Regione nella nascita, gestione e manutenzione del parco. Senza tale intervento per Lanzi tutta l’area sarebbe finita nel dimenticatoio: “Il Parco Tevere, inaugurato nel 2014 dall’allora presidente Veloccia insieme al Sindaco Marino, negli ultimi anni è stato lasciato nel più completo abbandono dall’amministrazione guidata dal M5S. Alla luce di ciò la Regione si è impegnata per riqualificare l’area con un intervento di manutenzione degli arredi e di bonifica e rimozione dei rifiuti”.
IL PATTO DI COLLABORAZIONE
Successivamente al passaggio evidenziato da Torelli, la Regione Lazio per la prima volta ha attuato un ‘patto di collaborazione‘ previsto dalla legge regionale n.10/2019, attraverso il quale l’istituzione si avvale del contributo delle associazioni per gestire i beni comuni. Infatti dal 7 gennaio 2021 è iniziata la collaborazione tra Regione Lazio e l’associazione “Una finestra laica sul territorio”. L’applicazione della legge in questione, rimarca Gianluca Lanzi, è un’iniziativa dei dem: “La proposta della consigliera Marta Leonori è stata fortemente voluta dal Pd e ci rende particolarmente orgogliosi: la stipula del ‘patto di collaborazione‘ tra l’amministrazione regionale e l’associazione per la cura del Parco Tevere alla Magliana rappresenta la prima applicazione di questa nuova normativa”.
Giancarlo Pini