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Paris: “Una donna in fiamme e nessuno ne parla”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Presidente del Municipio XV, Gianni Paris, riguardante la drammatica aggressione ai danni di una ragazza romena, picchiata e bruciata.


“Ieri in una via della periferia romana è avvenuto l’ennesimo atto di violenza nei confronti di una donna. Una giovane romena di 22 anni è stata selvaggiamente aggredita da due persone che, dopo averla picchiata, le hanno cosparso il corpo di liquido infiammabile per poi darle fuoco. La ragazza è in prognosi riservata e rischia di morire. E’ un gesto di una gravità inaudita che fa orrore e che mi spinge come rappresentante delle istituzioni, ma soprattutto come uomo, a denunciare ancora una volta il dilagante fenomeno del femminicidio che sta investendo la nostra società. Il fatto che la giovane donna fosse una prostituta non rende meno grave l’episodio. Purtroppo tutto questo è il frutto amaro dell’attuale cultura dominante ancora profondamente “maschilista” che, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione di massa ed in particolare della pubblicità, continua a proporre modelli e stereotipi in cui la dignità della donna viene svilita ed il corpo femminile viene considerato come una semplice merce.

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Già lo scorso maggio avevo denunciato pubblicamente come di fronte all’uccisione di 60 donne avvenuta in Italia dall’inizio del 2012,vi fosse un assordante silenzio dei maschi. Ma non meno grave è l’assoluto silenzio con cui attualmente viene considerato il fenomeno della prostituzione e della violenza ad essa legata. In realtà si preferisce considerare la prostituzione solo come un problema di pubblico decoro e nulla si fa invece per contrastare efficacemente lo sfruttamento delle donne.

Un esempio recente ed emblematico in questo senso è la proposta del Sindaco De Magistris di creare a Napoli un quartiere “a luci rosse”, come è stato eufemisticamente ribattezzato dalla stampa, in cui è lecito prostituirsi. È una proposta che trovo sconcertante e che mi ha sinceramente colpito e rattristato. Ancora una volta, infatti, le donne che sono costrette a vendere il loro corpo sono considerate come le colpevoli del fenomenoe non come le vittime da difendere dagli sfruttatori ed è per questo preferibile che non siano visibili lungo le vie. Purtroppo sono sempre più numerose le ragazze straniere che giungono in Italia e sono costrette a prostituirsi per poter ripagare i loro aguzzini delle spese per il viaggio. Spesso il debito accumulato è così artificiosamente elevatoche le giovani non riusciranno mai a saldarlo. Ciò le costringe a continuare a vendere il loro corpo contro la propria volontà e, se tentano di ribellarsi, subiscono la violenza più brutale dei loro sfruttatori.Ancora una volta con queste mie considerazioni voglio tentare di rompere il silenzio che avvolge questo fenomeno, che non può essere solo ricondotto al mero aspetto dell’ordine pubblico. Sono convinto, invece, che sia assolutamente necessario spostare l’angolo di visuale. Occorre che nella nostra società si faccia un profondo scatto culturale per superare ogni pregiudizio. La violenza sulle donne è un fatto di per sé ignobile, che deve essere combattuto senza riserve, e non può essere considerato certamente meno grave se è condotto nei confronti di una prostituta, che merita di essere tutelata in quanto persona”.

Gianni Paris
Presidente Municipio XV