
MAGLIANA – Dopo la riapertura del Ponte di Ferro non potevano mancare le notizie sul destino di un’opera attesa da tantissimi anni nel quadrante Sud-Ovest della Capitale. È infatti la stagione giubilare a riaccendere le speranze sulla realizzazione del Ponte dei Congressi.
IL PROGETTO
Un collegamento diretto tra la Roma-Fiumicino e il quartiere EUR, utile a migliorare l’ingresso nella Capitale e utilizzare viadotto e Ponte della Magliana solo in direzione Fiumicino. In questo modo, oltre a migliorare la viabilità diminuendo il volume di traffico, si punterebbe anche a rendere più veloce e agevole il collegamento con l’aeroporto di Fiumicino. Tra gli obiettivi di quest’opera c’è anche il miglioramento della viabilità adiacente il ponte, per migliorare i collegamenti e il sistema stradale che andrà ad insistere sull’infrastruttura. Verrà poi creato un sistema ciclopedonale per favorire la mobilità sostenibile, oltre ad un nuovo Parco Fluviale del Tevere sulla riva tra il Ponte della Magliana e il nuovo Ponte dei Congressi.
L’ITER E I COSTI
Il Ponte dei Congressi era stato inserito all’interno del Decreto Giubileo (intervento n. 134) con un costo inizialmente previsto di 180 milioni e 840mila euro. Di questi 172 milioni e 200mila euro a carico del Ministero della Infrastrutture, mentre i restanti 8 milioni e 640mila euro di fondi giubilari. La pubblicazione di un nuovo DPCM ha potuto però rivedere i costi dell’opera, così da riattivare l’intero Iter. Al momento infatti il costo totale per la realizzazione del nuovo ponte è di circa 298milioni di euro (più precisamente 298.230.427,97 euro). La porzione che verrà finanziata con i fondi giubilari è rimasta invariata, mentre è sensibilmente salito il peso del finanziamento stanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ad oggi si attesta a circa 289milioni di euro (precisamente 289.590.427,97 euro). Grazie alle semplificazioni amministrative legate agli interventi giubilari la gara risulta essere pronta e l’incarico di realizzare il Ponte dei Congressi come soggetto attuatore è stato affidato ad Anas. Il Ponte dei Congressi, nelle speranze del Capidoglio, dovrebbe venire aperto nel terzo trimestre del 2031, naturalmente ben oltre il termine dell’anno giubilare.
LeMa