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Ponte dei Congressi: si punta ad aprire per il 2031

Aumentano i costi dell’opera, inserita tra quelle finanziate con i fondi e le procedure giubilari

Tratto da Urlo n.233 aprile 2025

EUR – Dopo la riapertura del Ponte di Ferro arrivano notizie anche sul destino di un’opera attesa da tantissimi anni nel quadrante Sud-Ovest della Capitale. È infatti la stagione giubilare a riaccendere le speranze sulla realizzazione del Ponte dei Congressi.

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IL PROGETTO

Per quanti non conoscessero questo progetto (la cui realizzazione è stata più volte data per imminente, per essere poi costantemente disattesa), si tratta di un collegamento diretto tra la Roma-Fiumicino e il quartiere EUR, utile a migliorare l’ingresso nella Capitale, utilizzando viadotto e Ponte della Magliana solo in direzione Fiumicino. In questo modo, oltre a migliorare la viabilità diminuendo il volume di traffico, si punterebbe anche a rendere più veloce e agevole il collegamento con l’aeroporto di Fiumicino. La progettualità iniziale del ponte è stata realizzata da tempo dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, in collaborazione con la società Risorse per Roma, con l’obiettivo conclamato di riordinare l’asse di penetrazione urbana della Roma-Fiumicino. Questo nell’ottica, sempre presente nell’Amministrazione Capitolina, di rendere l’EUR sempre più un business district, anche capace di attirare congressi internazionali e grandi eventi. Tra gli obiettivi di quest’opera c’è anche il miglioramento della viabilità adiacente al ponte, per migliorare i collegamenti e il sistema stradale che andrà ad insistere sull’infrastruttura. Verrà poi creato un sistema ciclopedonale per favorire la mobilità sostenibile, oltre ad un nuovo Parco Fluviale del Tevere sulla riva tra il Ponte della Magliana e il nuovo Ponte dei Congressi.

L’ITER E I COSTI

Una prima gara d’appalto per la realizzazione dell’opera era stata indetta nel 2022, ma è andata deserta a causa di un problema sul lato economico del bando (i costi dell’opera erano stati calcolati con un prezzario precedente). Successivamente il Ponte dei Congressi è stato inserito all’interno del Decreto Giubileo (intervento n. 134) con un costo inizialmente previsto di 180 milioni e 840mila euro. Di questi 172 milioni e 200mila euro a carico del Ministero della Infrastrutture e i restanti 8 milioni e 640mila euro di fondi giubilari. La pubblicazione di un nuovo DPCM ha potuto però rivedere i costi dell’opera, così da riattivare l’intero Iter. Al momento infatti il costo totale per la realizzazione del nuovo ponte è di circa 298milioni di euro (più precisamente 298.230.427,97 euro). La porzione che verrà finanziata con i fondi giubilari è rimasta invariata, mentre è sensibilmente salito il peso del finanziamento stanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ad oggi si attesta a circa 289milioni di euro. Grazie alle semplificazioni amministrative legate agli interventi per il Giubileo, la gara risulta essere pronta e l’incarico di realizzare il Ponte dei Congressi come soggetto attuatore è stato affidato ad Anas. Si tratta infatti dello stesso procedimento attivato per la riqualificazione del Ponte dell’Industria (riaperto nel mese di marzo scorso). All’interno della piattaforma online “Roma si trasforma”, messa in piedi dal Comune di Roma per informare i cittadini sulle opere Giubilari, è presente anche la presunta data di fine lavori: il Ponte dei Congressi, nelle speranze del Capidoglio, dovrebbe venire aperto nel terzo trimestre del 2031, quindi ben oltre il termine dell’anno giubilare in corso.

Leonardo Mancini