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Preferenziale Portuense: nessuno la vuole, ma i lavori procedono

Ripartiti i lavori: erano stati interrotti la scorsa primavera a causa delle pessime condizioni della condotta fognaria

Tratto da Urlo n.200 aprile 2022

PORTUENSE – Non si placa la diatriba sulla preferenziale di via Portuense. Il progetto va avanti nonostante sia stato osteggiato sin dalla partenza del cantiere, il 10 dicembre 2020, e sia cambiata la maggioranza al governo della città e del Municipio. L’opera, voluta solo dalla ex Giunta Raggi, grazie ad un corridoio per gli autobus di circa 1,7 km che parte dal sottopasso di via Giuseppe Belluzzo e arriva fino a largo La Loggia, avrebbe lo scopo sia di ottimizzare il servizio del trasporto pubblico, sia di velocizzare il trasporto privato.

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UNO STOP OBBLIGATO

Le pessime condizioni delle infrastrutture fognarie sottostanti, però, avevano imposto nella primavera del 2021 un obbligato stop al cantiere, nel frattempo abbandonato, fino a pochi mesi fa. “Purtroppo troviamo un’opera già cominciata e poi abbandonata per più di un anno dalla precedente amministrazione, con conseguenze e disagi per tutti i cittadini”, afferma al nostro giornale l’Assessore alla Mobilità del Municipio XI, Emiliano Castellino. La vede in modo differente Valerio Garipoli, Capogruppo Fdi in Municipio XI, che invece imputa alla nuova amministrazione municipale un immobilismo senza senso: “Da mesi il progetto della corsia preferenziale di via Portuense sembra essere sparito dai programmi della Giunta Lanzi. Un silenzio assordante da parte dell’amministrazione municipale, mentre prosegue il contestato cantiere che lascia senza parole residenti e commercianti”. Ultimate quindi le ristrutturazioni sull’impianto di raccolta delle acque meteoriche, escavatrici ed operai sono tornati a lavorare sulla parte superficiale. “Dopo il rifacimento delle fognature sottostanti, sono ripartiti i lavori per l’ultimazione della corsia”, conferma Castellino.

RIPARTENZA CON POLEMICHE

Il 25 gennaio 2022 Fratelli d’Italia ha depositato l’interrogazione CP. N. 6463, “per di più non ancora calendarizzata e discussa”, ci spiega Valerio Garipoli, nel tentativo di bloccare nella sua totalità un progetto che non porta alcun vantaggio per il territorio. I lavori però, come dicevamo, nel frattempo sono ripartiti. Forse perché rinunciare totalmente, come chiedono opposizioni e cittadini, avrebbe comportato ricorsi e contenziosi: “Un’opera, vorrei ricordare, su cui ci eravamo espressi negativamente e che purtroppo non è possibile bloccare proprio perché troppo avanti con la procedura amministrativa e con la realizzazione”, dichiara Emiliano Castellino. Ma era possibile trovare altre soluzioni e bloccare definitivamente il progetto della preferenziale? Per Valerio Garipoli l’attuale amministrazione ha rinunciato ancora prima d’iniziare a verificare tutte le soluzioni praticabili nel fermare o almeno modificare l’intervento. “Non giustificabile, incoerente e per nulla esaustiva la risposta da parte del Presidente Lanzi alla mancata interruzione del cantiere, sugli eventuali ricorsi e contenziosi per Roma Capitale. Lo stesso centro-sinistra che nel 2019 si oppose con il centro-destra, sia in aula che nelle manifestazioni dei cittadini”, dichiara Garipoli.

QUANDO LA FINE DEI LAVORI?

Depositeremo con i Consiglieri della Lega, Fabrizio Santori ed Enrico Nacca, un’interrogazione per chiedere un crono programma certo sulla consegna della preferenziale. Troppi i disagi che i cittadini hanno già dovuto subire”, così in una nota Daniele Catalano, Capogruppo Lega in Municipio XI. Ancora non esiste infatti una data certa per la fine dei lavori. Un’opera voluta da nessuno, la quale addirittura aveva provocato la rottura della ex maggioranza municipale del M5S, portando alla caduta del Presidente Torelli. “Purtroppo ancora non sappiamo la data di conclusione, perché i lavori sono gestiti dal Dipartimento Mobilità di Roma Capitale. Posso dire però che, da quando sono ripartiti, i lavori stanno procedendo speditamente”, conclude Castellino Assessore alla Mobilità in Municipio XI.

Giancarlo Pini