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Pup Fermi: i cittadini difendono i platani

Cittadini in catene bloccano l’espianto dei 28 platani e chiedono chiarezza al Sindaco

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MARCONI – Da sempre il progetto del parcheggio di via Enrico Fermi ha destato moltissimi dubbi e perplessità sia tra i cittadini che tra le forze politiche, che in maniera bipartisan hanno favorito l’approvazione della mozione in consiglio municipale contraria al Pup di via Fermi e favorevole ad una moratoria generale, mentre l’assemblea capitolina impegnava il Sindaco e la Giunta a recepire la mozione approvata anche al Municipio, tranne che per la richiesta della stessa moratoria di 24 mesi per tutti i Pup della Capitale. Anche la visita del Sindaco nell’area del cantiere aveva fatto ben sperare i comitati contrari all’intervento, specialmente perché era emersa chiaramente la volontà del primo cittadino di attendere l’esito dei sondaggi idrogeologici prima di concedere il permesso definitivo di costruire. Ma a metà gennaio ecco un nuovo colpo di scena della Cam Srl, società commissionaria del parcheggio di via Enrico Fermi, che nonostante le due mozioni approvate al consiglio municipale e al consiglio comunale, grazie ad una autorizzazione ottenuta al Municipio XV, lo scorso 16 gennaio ha tentato di far partire le operazioni preliminari di espianto dei 28 platani presenti a via Enrico Fermi. Operazioni che sono state però bloccate da un numeroso gruppo di cittadini e comitati di quartiere che si sono mostrati davvero pronti a tutto pur di impedire la realizzazione del parcheggio, che metterebbe, secondo loro, seriamente a rischio la stabilità dei palazzi limitrofi a causa della presenza di una falda acquifera, incatenandosi ai platani per evitare che partissero le operazioni di potatura e di espianto, necessarie per realizzare i sondaggi idrogeologici nell’area. “Il loro piano è quello di iniziare con l’espianto di 28 platani senza dapprima aver verificato se l’opera è realizzabile, ma la nostra è un’area a rischio idrogeologico, e la Cam Srl suppone che avrà mano libera se riuscirà a sbarazzarsi dell’alberata di via Fermi, perchè una volta aperto il cantiere, le autorizzazioni verranno da sé”, dichiarano preoccupati dal Comitato di quartiere Marconi, uno dei comitati che, insieme a molti cittadini muniti di fischietti e trombette, si sono riversati in strada sin dalle prime ore del giorno e hanno manifestato la loro contrarietà al progetto, bloccando l’accesso di un camion nell’area del cantiere, supportati anche da alcuni consiglieri comunali come Federico Rocca del Pdl, Paolo Masini e Athos De Luca del Pd, e da alcuni esponenti dei Verdi, di fatto impedendo l’apertura del cantiere e rivendicando quanto stabilito in sede consiliare.
Grazie alla mediazione dei consiglieri comunali presenti alla manifestazione, nel corso del pomeriggio i comitati hanno ottenuto un incontro con Alessandro Vannini Scatoli, il nuovo delegato per i parcheggi, al quale gli stessi consiglieri hanno chiesto di convocare urgentemente un tavolo tecnico con gli tutti gli uffici coinvolti, in modo da poter confrontare e verificare la correttezza e la completezza dell’iter documentativo dell’intervento.
Anche Marco Palma, Consigliere Pdl al Municipio XV, si schiera dalla parte dei cittadini, affermando riguardo il Pup che la sua “inutilità pubblica è talmente palese da essere vergognosamente ignorata. Nonostante le nostre note, sia dalla commissione trasparenza che da quelle dei comitati impegnati in prima linea, non ci sono stati risultati evidenti allo stop dell’opera. Neanche la Procura sembra aver attenzionato la vicenda dei Pup in questa città che riguarda oltre 250 costruzioni sotterranee: un vero e proprio piano regolatore sotto l’asfalto. Il 16 gennaio c’è stato l’ennesimo tentativo di espiantare i platani di via Enrico Fermi – ha continuato Palma – senza che gli atti approvati dalla politica siano stati presi nella minima considerazione. Con il passaggio di competenze dall’Assessore Aurigemma al Presidente dell’omonima commissione Vannini, tutto cambia. Mi domando, tra gli interlocutori che ancora non abbiamo incontrato, con chi dover parlare per risolvere positivamente questa vicenda che è anche una battaglia di democrazia e di legalità”.
Nonostante le rassicurazioni, e ancora in attesa di risposte e chiarimenti, i comitati promettono di continuare a dare battaglia per scongiurare la realizzazione di un’opera che rischia di creare più danni che vantaggi, e di cui il quartiere non ha bisogno, anche perché nella zona, lo ricordiamo, sono presenti parcheggi inutilizzati, come quello di via Blaserna e quello di via Tirone.

 

Michela Romoli