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Pup Fermi: la mobilitazione dei cittadini ferma l’avanzamento dei lavori

L’azienda di costruzioni aveva iniziato la zollatura, le prime auto rimosse però hanno rinforzato la protesta dei cittadini che, dopo una giornata in strada, hanno ottenuto la sospensione dei lavori

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Il 3 novembre l’incontro con il Sindaco doveva servire e a gettare acqua sul fuoco, rassicurando i cittadini di via Enrico Fermi  e delle stra limitrofe sul futuro del Pup che li dovrebbe sorgere e contro la cui costruzione si sono mobilitati Comitati di Quartiere, Associazioni e la politica locale, tuti compatti per fermare la costruzione del parcheggio interrato a ridosso del Tevere. La possibilità che si era delineata era quella di un blocco dei lavori per almeno un anno, dovuto ai necessari accertamenti idrogeologici per una zona così peculiare all’interno del tessuto cittadino ma nella realtà lo sviluppo della questione Pup Fermi è stato un altro. Ieri infatti la Cam, azienda affidataria della concessione per costruire il parcheggio sotterraneo, aveva predisposto la zona per provvedere allo sradicamento degli alberi presenti tramite la zollatura, la rimozione delle radici. Ma subito i cittadini si sono riuniti e si sono opposti fisicamente, anche agli agenti della Polizia Municipale che intanto provvedevano alla rimozione dei veicoli che impedivano il lavoro. Un’intera giornata passata in questo modo fino a quando, dal Comune, è arrivata la notizia della sospensione dei lavori. Una magra e molto provvisoria consolazione per i residenti, ai quali non viene offerto molto altro e che continuano a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, ribadendo la preoccupazione per la stabilità idrogeologica della zona attorno a via Fermi e la necessità di insistere sull’area di parcheggio in via Blaserna.

I Consiglieri del Municipio XV avevano avuto già modo di esprimere, unanimamente, la loro contrarietà al Pup e ancora una volta sono arrivati i commenti di sostegno alla popolazione, anche dal Comune. Gemma Azuni, Consigliere comunale per Sel, facendo riferimento alla tragedia vissuta dai cittadini luguri in questi giorni, ha commentato: “Dopo i gravissimi e luttuosi eventi che hanno colpito la Liguria, il Sindaco dovrebbe essere estremamente cauto nell’autorizzare la prosecuzione dei lavori in un area che, dal punto di vista idrogeologico, appare estremamente problematica”. Entrando nel merito della vicenda del Pup Fermi, “un’ opera nata controversa e fino ad ora portatrice solo di disagi per il territorio e preoccupazione per i 60.00 residenti che da mesi si mobilitano”, ha poi aggiunto: “Hanno ragione i cittadini a chiedere la sospensione dei lavori, fin quando non siano state esperite tutte le verifiche sull’impatto dell’opera per quanto concerne la sicurezza dell’area e la stabilità degli edifici adiacenti.Ed hanno ancora più ragione quando chiedono che, invece della realizzazione del PUP Fermi, siano utilizzati i posti auto già costruiti in via Blaserna ed in stato di abbandono o usati impropriamente”.

La richiesta che proviene dai residenti e da chi con essi si è schierato è quella di procedere, invece che con i lavori, a indagini idrogeologiche e di impatto sulla statica degli edifici circostanti per rendere nota a tutti, e con l’evidenza delle prove scientifiche, l’inadeguatezza del progetto. A farsi carico di questa richiesta è stato anche Franco Moretti, coordinatore di Sel nel XV Municipio, che ha partecipato ativamente alla protesta dei cittadini. Moretti parla del Pup di via Fermi come di una “tragedia annunciata” e non risparmia critiche all’azione di Alemanno, da lui accusato di aver rassicurato la popolazione con argomentazioni fasulle per poi dare il via libera all’azienda di costruzioni. E dell’azione dei cittadini dice: “L’indignazione degli abitanti si e’ tramutata in voglia di resistere e di combattere per il proprio diritto a difendere gli alberi, un bene di tutti, dall’attacco di una speculazione che in cambio propone box per pochi e un serio rischio di disastro per le abitazioni. Col passare delle ore si e’ cementata la coscienza di poter vincere con una lotta collettiva e unita degli abitanti del quartiere”. E ha poi concluso: “Con questo bell’episodio di indignazione attiva i cittadini, organizzati nel Comitato di Quartiere Marconi e nel NO PUP Fermi sono riusciti a capovolgere la logica dei lavori, prima quelli necessari per garantire la salute delle persone, lo studio idro geologico, poi si vedrà. Ad ogni buon conto i cittadini hanno ribadito a chiare note che il PUP V. E. Fermi non lo vogliono”.

L’ultima parola spetta all’amministrazione comunale, che deve fronteggiare molteplici focolai di opposizione alla costruzione dei parcheggi sotterranei, che in tutta Roma generano la protesta dei cittadini. Per il momento il Sindaco ha solo bloccato la zollatura, senza offrire altre informazioni sul destino dell’opera, il clima quindi resta caldo e sicuramente questa non sarà l’ultima protesta.

Stefano Cangiano