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Quadrante Marconi: si parla di sicurezza

Mira Lanza bruciato

Tante segnalazioni di episodi di criminalità nella zona. Si cercano soluzioni efficaci

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Tratto da Urlo n.115 maggio 2014

MARCONI – Nello scorso numero abbiamo parlato di due forti interventi futuri nel quadrante Marconi. Il primo è il Piano Casa di via Enrico Fermi, che vedrà la costruzione di appartamenti al posto del complesso che oggi ospita un supermercato, un cinema e la Città del Gusto. Il secondo è il Parco Papareschi, sul lungotevere omonimo, che dovrebbe divenire un’avveniristica area verde con all’interno lo studentato di Roma Tre. Questa volta non parliamo di urbanistica ma di sicurezza, prendendo spunto dal fatto che la preoccupazione preminente dell’incombere di questi interventi è quella che, in particolare per via Enrico Fermi, se venissero spente le attività commerciali si incrementerebbe la possibilità di fenomeni di criminalità in una zona già di per sé isolata. Curioso che sembra che stia già succedendo, ancor prima che arrivino le ruspe. Ci è giunta notizia, infatti, di numerosi scippi, furti e truffe domestiche proprio in quell’area, verificatisi nell’ultimo mese, in particolare da Marco Palma, Consigliere Fi al Municipio XI, che ha proprio per questo promosso una campagna di informazione attraverso un vademecum per la sicurezza divulgato a mezzo cassetta postale: “Il clima che si respira parlando con i residenti di Marconi è di grande tensione. C’è la necessità di intervenire con forme diverse di prevenzione”. Altre iniziative sono state la richiesta di un presidio dei Carabinieri su via Enrico Fermi e la proposta di formazione in Municipio di una Commissione speciale per la sicurezza. Oltre ciò è stato costituito un corpus di segnalazioni, con la collaborazione dei cittadini, attraverso “la messa in rete di situazioni, orari e luoghi che evidenziano criticità, finalizzandolo alla stesura di un ‘libro bianco’ per la sicurezza cittadina”, ha concluso Palma. 

Una situazione che appare grave, ma a detta del Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, la criminalità non sembra essere aumentata in modo così esponenziale: “Abbiamo fatto molti incontri con la Polizia di Stato e con altre forze dell’ordine per analizzare le problematiche del nostro territorio. In questi incontri – ha continuato Veloccia – tra le altre cose, è emerso che non risulta un aumento numerico degli episodi criminali. Ma, anche per evitare la crescente percezione di insicurezza tra persone e svolgere un’azione preventiva e di contrasto, le forze dell’ordine ci hanno assicurato un aumento dei controlli e della loro presenza nei quartieri, al fine di scongiurare il verificarsi di fatti criminali”.
Le criticità nel quadrante, comunque, vanno oltre questi episodi. Spostandoci poco più in là ci si trova nell’area degli ex stabilimenti Mira Lanza, dapprima occupati, poi recentemente sgomberati e, a distanza di poco, incendiati. Sotto gli occhi di tutti è comunque lo stato di abbandono in cui gli edifici versano da anni, cosa di cui si rammarica Alessio Marini, Consigliere del M5S al Municipio XI: “I danni dal punto di vista architettonico, storico e archeologico, sono incalcolabili perché gli edifici Mira Lanza rappresentano un capolavoro di edilizia industriale. Essi sono stati abbandonati a loro stessi mentre dovevano essere curati, in quanto avrebbero potuto costituire una vera e propria eccellenza nel nostro territorio”.
Vari dubbi e preoccupazioni, quindi, per un’area che si sta modificando: cosa succederà quando le attività commerciali di via Fermi lasceranno spazio a case? Il Parco Papareschi, una volta completato, sarà controllato e manutenuto? E degli stabili Mira Lanza cosa ne sarà? Sono domande legittime, a cui forse è presto per rispondere. Intanto il Presidente Veloccia afferma che è importante “recuperare dei luoghi degradati per renderli accessibili e vivibili: in questo modo, infatti, si combatto emarginazione ed insicurezza. Luoghi più vissuti sono luoghi più sicuri”.

Serena Savelli