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Riqualificazione via Enrico Fermi: il progetto e i timori dei cittadini

Il Municipio rassicura: “L’obiettivo è intervenire sulla carenza di posti auto e garantire una maggiore fruibilità della piazza”. Ma i comitati sono contrari all’intervento.


Ancora cambiamenti per il quartiere Marconi, ancora cantieri e progetti: così, oltre alle opere di viabilità e attraversamento pedonale, come il Ponte della Scienza e la riqualificazione di piazzale della Radio e piazza Meucci, anche per via Enrico Fermi arriva un piano d’intervento. Riguarderà sia la superficie che il sottosuolo, infatti è previsto per il prossimo anno l’avvio dei lavori di costruzione di un parcheggio interrato a due piani con box e posti auto a rotazione, che sarà realizzato dalla società Cam. Il progetto è stato presentato ai cittadini il 21 novembre scorso presso le sale dell’UCI Cinema, alla presenza del Presidente del Municipio XV Gianni Paris, del Presidente Commissione Mobilità comunale Antonello Aurigemma e dell’Ing. Angelo Marinelli della Cam. L’obiettivo è razionalizzare e abbellire il quartiere e la via attraverso la realizzazione di 183 box e 236 posti auto a rotazione per un totale di 419 posti, 55 in più rispetto al primo progetto datato 2006 e approvato con ordinanza commissariale. “Il progetto è stato a lungo bloccato a causa dell’avvicendamento della Giunta comunale – spiega Stefania Giusti, Presidente Commissione Urbanistica Municipio XV – La sistemazione superficiale di via Fermi per noi rappresenta un aspetto fondamentale, dato che la via è un nodo importante nel Municipio. Inoltre a Marconi c’è da sempre un problema legato ai posti auto e la realizzazione di box potrebbe aiutare il quartiere a risolvere questa urgenza. Abbiamo richiesto che fosse garantito uno spazio a rotazione, ma dato che il progetto per essere sostenibile non poteva prevedere solo le soste a rotazione, la soluzione migliore è stata quella di prevedere anche una parte adibita alla realizzazione di box che saranno messi sul mercato e abbiamo anche verificato con gli operatori privati la possibilità di aumentare i posti rispetto al primissimo progetto. Ci si aspetta un miglioramento della viabilità attraverso la sistemazione degli incroci e un migliore utilizzo dell’area verde da parte di cittadini e pedoni di utilizzare attraverso la manutenzione della cespugliatura attualmente presente e una parziale sostituzione o riplantumazione delle alberature presenti a piazza Meucci”. Verrà creato infine uno spazio sociale e culturale pensato come un anfiteatro. “In definitiva – conclude Giusti – risolveremo il problema dei posti auto e garantiremo una maggiore fruibilità della piazza, che di fatto ad oggi rappresenta uno spartitraffico”.
Il Comitato Marconi però non è convinto: “Il progetto va avanti da circa 5 anni senza che le associazioni territoriali siano state avvertite per tempo. Nutriamo forti dubbi sulla sua utilità pubblica e abbiamo ragione di credere che porterà vantaggi soprattutto ai privati che avranno in gestione il parcheggio (si tratta di una concessione di 90 anni) e ai pochi cittadini in grado di sostenere la spesa d’acquisto per i box. I posti a disposizione saranno poco più di 400, un’offerta che già adesso non soddisferebbe le esigenze attuali. Siamo molto perplessi anche riguardo all’intervento sulle alberature, composte per lo più da platani centenari che saranno sradicati, e sulla reale tempistica della fase di cantierizzazione, che desta forte preoccupazione, oltre che tra i residenti, anche tra i commercianti che vorrebbero sia garantita la fruibilità di accesso ai loro esercizi. La zona soffre già per i molti cantieri e i progetti avviati e intervenire su via Fermi, strada che converge su viale Marconi, bloccandola completamente, graverebbe ulteriormente sulla circolazione già difficile della direttrice principale del quartiere. Un altro dubbio riguarda il fatto che molti stabili intorno a via Fermi sorgono su terra di riporto, e al di là degli assestamenti ‘fisiologici’ che avvengono per qualsiasi costruzione, quando ad essere interessato da lavori di edificazione è un terreno di riporto assestato, oltre alla necessità di eseguire preventivamente dei carotaggi, è utile sapere se la società esecutrice abbia o no un’assicurazione sugli eventuali danni marginali riportati dagli stabili”. Alle preoccupazioni del Cdq si aggiungono anche quelle di Marco Palma, Presidente Commissione Trasparenza Municipio XV (Pdl): “Ho chiesto ed ottenuto a breve, un incontro in Commissione Trasparenza con Antonello Aurigemma, delegato del sindaco per i PUP (Programma Urbano Parcheggi) e anche con l’Assessore municipale Rodolfo Zampa, per verificare insieme lo stato attuale del PUP nel Municipio XV e provvedere a fare una mappatura dei parcheggi, in modo tale da capire a che punto dell’iter amministrativo siano, e quali di questi siano effettivamente in fase di realizzazione. Spesso molti di questi progetti hanno avuto un percorso particolare, sono stati approvati senza passare dal Consiglio Municipale tramite lettere della Presidenza o determinazioni di Giunta. I cittadini sono giustamente perplessi circa le reali opportunità di miglioramento paventata per via Fermi perché non è possibile cogliere immediati vantaggi, anzi, ci si inizia a preoccupare per la durata dei lavori e per la necessità di trovare un’alternativa ai posti auto che saranno temporaneamente sottratti”. E a proposito dell’iter seguito da questo progetto critica: “Ci debbono essere istituzioni di prossimità come il Consiglio, attraverso le quali far passare questi atti, e per progetti come i PUP devono essere i privati ad avanzare proposte al Comune, ottenendo le autorizzazioni e compiendo tutto l’iter fino all’approvazione e all’inizio dei lavori. È necessario un incontro chiarificatore sui vari PUP che sono previsti nel Municipio XV, non solo a via Fermi ma anche a piazza Meucci, piazzale della Radio, via Papareschi e in molte altre strade della città. Allo stato attuale sembra che molti di questi parcheggi siano in fase di partenza e l’inizio dei lavori, reale o meno che sia, dipende anche da come verrà gestita questa fase dall’Amministrazione locale. Spero insieme ai cittadini, soprattutto tenendo conto del fatto che in questa occasione non è stato possibile esprimere un parere in merito, poiché il Consiglio è stato privato della possibilità di farlo. A mio parere – conclude Palma – per via Fermi sarebbe stato possibile intervenire anche nel corso degli anni, a più riprese e razionalizzando la fase di cantierizzazione, invece che attraverso un unico intervento che ne blocca di fatto l’agibilità per un lungo periodo”. Le autorizzazioni e l’iter di approvazione finale di questo progetto dipendono dal Dipartimento e dal parere che la Commissione comunale dovrà esprimere per Comune di Roma, quindi si auspica che ci sia ancora tempo prima del via libera definitivo affinché si possa dare risposta ai dubbi e alle esigenze dei residenti.

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Michela Romoli