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Roma Tre guarda all’ex Mira Lanza per le residenze universitarie

La struttura abbandonata di Marconi in un accordo tra Ateneo e Campidoglio

Tratto da Urlo n.223 maggio 2024

MARCONI – Sarà l’Università Roma Tre, insieme a Roma Capitale, ad occuparsi della riqualificazione dell’ex Mira Lanza. Il vecchio saponificio di Marconi in Municipio XI, abbandonato, più volte occupato e incendiato, è infatti al centro della lettera di intenti firmata il 23 aprile scorso dal Sindaco Roberto Gualtieri e dal Rettore Massimiliano Fiorucci.

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L’IMPEGNO SULL’EX MIRA LANZA

Nel documento le due istituzioni si impegnano alla realizzazione di azioni congiunte per recuperare l’ex Mira Lanza, fornendo servizi e spazi per la cittadinanza e per soddisfare il fabbisogno di residenze e strutture a disposizione dell’Università. “Oggi inizia un percorso per risolvere una vicenda che si trascina da troppo tempo e realizzare spazi universitari e aree verdi al posto di un vecchio complesso industriale abbandonato da anni”, ha sottolineato il Sindaco Roberto Gualtieri. “La forte crescita di Roma Tre degli ultimi anni, in termini di immatricolazioni e di presenza sul territorio, richiede sempre di più l’attivazione di servizi che assicurino alti standard qualitativi per studentesse e studenti. La speranza, dunque, è di poter realizzare nel complesso servizi fondamentali, tra i quali una foresteria per visiting professors e uno studentato moderno e funzionale”, dichiara il Rettore di Roma Tre, Prof. Massimiliano Fiorucci.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

Questo documento anticipa la sottoscrizione di un vero e proprio accordo di collaborazione. Intanto il Campidoglio si impegna a rendere accessibile l’area ai tecnici dell’Università per verificare lo stato dell’immobile, oltre a fornire tutti i documenti di carattere tecnico-amministrativo e ad avviare l’iter autorizzativo per la concessione dell’area. Allo stesso tempo Roma Tre si impegna alle verifiche preliminari riguardo la fattibilità tecnico-economica dell’intervento. Il Direttore Generale dell’Ateneo, Alberto Attanasio, conferma: “Con le attività nello stabilimento ex Mira Lanza vogliamo continuare e rafforzare il processo di rigenerazione urbana e di rivitalizzazione del tessuto sociale, economico e produttivo del quadrante Ostiense-Marconi. Per collocazione urbanistica e caratteristiche, il complesso è pienamente in linea di continuità con la storia e la tradizione dell’insediamento dell’Ateneo in questo quadrante cittadino”.

LO SVILUPPO DI ROMA TRE

Al momento in cui scriviamo, vista anche la fase preliminare degli accordi, da Roma Tre spiegano che non c’è ancora un progetto su cui discutere, né delle tempistiche di realizzazione. Certo è che il tema delle residenze universitarie è diventato centrale dopo le proteste dei fuorisede di molti atenei italiani, nei mesi scorsi. Roma Tre recentemente ha inaugurato uno studentato in via Mario Ageno, nell’area di Valco San Paolo, realizzato su un’area di proprietà dell’Università e concessa in uso gratuito all’Ente per il diritto allo studio regionale Disco Lazio. Lo studentato, gestito da Disco, ospita in alcuni suoi spazi dedicati le lezioni del corso di laurea in Farmacia di Roma Tre. Con la possibile realizzazione di un nuovo studentato nell’ex Mira Lanza, spiegano dall’Ateneo, l’offerta di Roma Tre si farebbe ancora più ricca e attrattiva per gli studenti. Si tratta in ogni caso di un’iniziativa importante per l’Ateneo anche sul fronte delle foresterie per visiting professors, dato che Roma Tre è la prima università italiana per numero di accordi internazionali, con più di 1.200 intese.

IL QUADRANTE OSTIENSE-MARCONI

L’idea per questa progettualità parte dalla presenza dell’ex Mira Lanza all’interno del bando internazionale “Reinventing Cities 2022”. Il Campidoglio aveva considerato strategico l’inserimento dell’ex stabilimento industriale situato nel quartiere Marconi tra i siti candidati, con lo scopo di progettare un intervento per superare lo stato di abbandono e degrado in cui versa. La candidatura al concorso internazionale, promosso dalla rete di città europee C40, aveva come obiettivo l’individuazione di un percorso di valorizzazione, senza vendita, del compendio della Ex Mira Lanza, complesso di archeologia industriale tutelato dal codice dei Beni Culturali. La proposta di Roma Tre, pur non rientrando formalmente nell’alveo del Bando “Reinventing Cities”, spiegano dal Campidoglio, ne sposa a pieno le caratteristiche permettendo di modulare, con maggior flessibilità, le condizioni concessorie in un rapporto diretto tra soggetti pubblici e in coerenza con il lavoro di revisione dell’assetto urbanistico del quadrante Ostiense-Marconi portato avanti dal Dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica in collaborazione con l’Ateneo. L’intento inoltre sarebbe quello di coinvolgere anche l’Eni, proprietaria dell’area ex Italgas, situata proprio di fronte alla ex Mira Lanza, il Municipio VIII e il Municipio XI. “L’idea di favorire nuove funzioni universitarie nel quadrante Marconi si coniuga con l’obiettivo di ampliare l’offerta di strutture universitarie anche nel Municipio XI, di recuperare l’ex complesso industriale della Mira Lanza, che attende da anni di essere riqualificato, e di realizzare il parco “Papareschi” per dotare il quadrante di uno spazio di verde attrezzato”, ha commentato l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. L’iniziativa in ogni caso ha suscitato l’attenzione anche delle opposizioni. In Municipio XI è il consigliere di FdI, Marco Palma, ad aver avanzato la richiesta che Roma Tre si interessi anche ad altri immobili “problematici” del territorio, come ad esempio la ex Scuola 8 Marzo a Magliana. Un contesto dove, tra le altre cose, dovrebbe arrivare un ponte ciclo-pedonale inserito all’interno del Masterplan di Valco San Paolo, recentemente approvato dal Campidoglio, che potrebbe mettere in collegamento altre strutture dell’Ateneo.

Leonardo Mancini