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Trullo: abbattute le case abusive di Monte Cucco, saranno sostituite da un parco

La demolizione è partita nella giornata di ieri, sull’area occupata abusivamente dagli anni ’70 sorgerà un nuovo parco pubblico

TRULLO – Sono state avviate ieri mattina le operazioni di abbattimento di alcuni edifici abusivi a Monte Cucco. È l’ATER a dirigere le operazioni sotto il mandato della Regione Lazio. Questi edifici costruiti abusivamente fin dagli anni ’70 sulla collina di Monte Cucco al Trullo, divenuti luogo di degrado e anche fonte di pericolosità per i residenti del quartiere. “Dopo un primo intervento di bonifica di quella che era divenuta una discarica a cielo aperto, dove, tra l’altro, è stato rinvenuto anche amianto, l’area è stata riqualificata con percorsi pedonali – spiegano dalla Regione – Al termine degli interventi di demolizione, si completerà il risanamento della zona e verranno installati impianti di videosorveglianza”.

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UN PARCO AL POSTO DEGLI ABUSI EDILIZI

La volontà dell’amministrazione regionale è quella di sostituire questi edifici abusivi con un parco pubblico per la cittadinanza: “Dopo l’apertura del nuovo giardino di piazza Caterina Cicetti, con aree verdi e un parco giochi per bambini, il quartiere del Trullo è interessato anche dai lavori di demolizione di vecchi fabbricati abusivi – dichiara Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio – Le famiglie che vivevano in questi locali sono state trasferite in altri alloggi, consentendo l’avvio degli interventi di riqualificazione della zona e alla realizzazione di un parco pubblico. Prosegue pertanto il piano di rigenerazione delle periferie di Roma promosso dall’Amministrazione regionale per migliorare il decoro urbano e la qualità della vita dei residenti“. Un passo in avanti nella riqualificazione del patrimonio dell’ATER: “Così come già fatto per il Parco Cicetti, che Ater ha completamente restaurato, si restituirà alla cittadinanza l’area di Monte Cucco, dopo decenni finalmente fruibile e sicura“, aggiunge Andrea Napoletano, direttore generale di Ater Roma.

UN INTERVENTO ATTESO DA TEMPO

Anche l’ex presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, è intervenuto sulla vicenda, seguita già a partire dalla sua consiliatura: “Da Presidente del Municipio, uno dei primi atti fu proprio diffidare l’ATER per il ripristino di quell’accesso e per la sua messa in sicurezza – ricorda Veloccia – Oggi dopo tanti anni, non solo si elimina quell’abuso, ma si sta riqualificando con un’opera di bella ingegneria ambientale tutta la scarpata, si restituisce valore e dignità a quel pezzo di quartiere. Lo si fa in accordo con la cittadinanza, anche perché le famiglie ed i tre bimbi che abitavano lì non sono stati messi in mezzo ad una strada”.

LeMa