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Un parco sul Tevere per i cittadini di Marconi

Dopo anni di degrado, rifiuti e insediamenti abusivi, arriva il progetto di un parco sul fiume all’altezza di lungotevere di Pietra Papa

Tratto da Urlo n.192 luglio 2021

MARCONI –Continua l’opera di recupero delle aree degradate a ridosso del Tevere da parte della Regione Lazio. Dopo la realizzazione del Parco del Tevere alla Magliana, ora è il turno dell’area di lungotevere di Pietra Papa che presto sarà tolta al degrado e all’abbandono e sarà restituita ai cittadini”, dichiara al nostro giornale Gianluca Lanzi, candidato del centrosinistra nel Municipio XI. L’area in questione è quella che parte dall’Olimpic Sporting Club fino a Ponte Marconi, una zona fluviale con molte potenzialità che invece vive da anni in uno stato di abbandono e degrado. “In questo modo – prosegue Gianluca Lanzi – finalmente, anche i residenti di Marconi avranno un grande parco pubblico in cui poter trascorrere il tempo libero. Questo è un risultato molto importante, che ci riempie di orgoglio e dimostra ancora una volta l’impegno del centrosinistra per la riqualificazione del territorio”.

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UNA DISCARICA A CIELO APERTO

Chiunque passi sulla pista ciclabile, che in quel punto dalla banchina del Tevere risale sulla strada, al di là di una grata di ferro divelta in più punti, può scorgere una vasta area verde sulla quale si accumulano tra la vegetazione cataste di rifiuti tendenzialmente pericolosi come elettrodomestici e plastica. “La situazione di degrado agli argini del Tevere a sud dell’isola Tiberina è documentabile senza sforzi sia per gli insediamenti irregolari storici che per la mancanza di gestione delle aree e degli argini a ridosso del fiume. Marconi è un quartiere con pochissimo verde pro capite e il miglioramento e l’utilizzo di questi spazi rappresenta anche una risposta qualitativa”, dichiara l’ex consigliere Fdi Marco Palma.

IL PROGETTO DELLA REGIONE

La realizzazione di un parco nell’area golenale di Marconi sembra però concreta, anzi come spiegato al nostro giornale dal vicecapo di gabinetto della Regione Lazio, Maurizio Veloccia, il progetto è già finanziato e appaltato dalla Regione. “È stata fatta una gara ed è stata già assegnata, quindi c’è un’impresa che lavorerà e realizzerà questo parco”. La pulizia della zona, precedente all’inizio dei lavori veri e propri, è quindi cominciata: “Siamo nella fase di sgombero dell’area perché sono presenti degli insediamenti abusivi, poi ci sarà la bonifica e cominceranno i lavori di realizzazione del parco entro l’estate. La durata dovrebbe essere di circa sei mesi, quindi dovrebbero terminare entro l’inizio del 2022 – prosegue Veloccia – Sarà un parco con diverse aree, una per i cani, una con i giochi per i bambini, un’area fitness, una per spettacoli all’aperto e inoltre, dato che si trova nella zona del Ponte della Scienza, lo caratterizzeremo con un taglio scientifico attraverso dei giochi legati ai suoni e alle stelle”. La manutenzione del parco rimane però un punto importante, per evitare, come successo in precedenza in altri luoghi, che l’area finisca nuovamente nel degrado. “Ci saranno in un secondo momento dei pontili per permettere l’attracco di canoe o barche e un’area con un chiosco dedicata al controllo del parco, per evitare le vandalizzazioni successive alla realizzazione”, conclude Veloccia.

L’ALTRA PROPOSTA

La costruzione di un parco potrebbe però non essere la soluzione conclusiva per un’area che sistematicamente è soggetta al degrado ambientale anche a causa degli insediamenti abusivi. Soprattutto considerando la fine di altre riqualificazioni presentate in pompa magna e poi finite nuovamente nel dimenticatoio. “Sicuramente è un’ottima notizia – afferma Daniele Catalano, Capogruppo della Lega per Salvini in Municipio XI, che aggiunge – anche se più che fare parchi che necessitano di controllo e manutenzione, io penserei a fare dei lotti e darli in gestione a dei circoli sportivi, come già succede in alcune zone di Roma Nord. So per esempio che ci sono state delle manifestazioni d’interesse di una realtà già esistente che se ne avesse l’opportunità si allargherebbe volentieri, riqualificando quell’area e avendo però qualcuno che la controlli h24”, conclude Catalano. Nel frattempo continueremo a monitorare la situazione, con la speranza che le tempistiche di realizzazione non si dilatino e che soprattutto quest’opera arrivi ad una conclusione.

Giancarlo Pini