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Vigna Pia: il mercato è (quasi) pronto ma resta ancora vuoto

Manca il collaudo definitivo e alcuni interventi richiesti dagli operatori

Tratto da Urlo n.154 febbraio 2018

PORTUENSE – Il mercato Portuense verrà presto chiuso e gli operatori saranno trasferiti nel nuovo plateatico di Vigna Pia, completato ma ancora non utilizzato. La struttura è stata terminata circa un anno fa e, non essendo entrata mai in funzione, è stata oggetto di atti vandalici. A impedirne l’apertura sarebbe la mancanza del collaudo definitivo, dopo del quale si potrà procedere a un passaggio di consegna tra Dipartimento Simu e Municipio XI, per poi poter trasferire finalmente gli operatori del mercato Portuense. Ancora da risolvere sarebbero specifiche tecniche sui banchi alimentari, pavimentazioni e alcuni allacci. Opere che gli operatori vorrebbero vedere terminate prima di trasferirsi, anche perché altrimenti rischierebbero di dover sostenere i costi di tali interventi.

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LA MOZIONE BOCCIATA – Mirko Marsella, Consigliere di Articolo Uno MDP al Municipio XI, ha recentemente presentato una mozione sul tema, chiedendo all’ente di prossimità di velocizzare le pratiche burocratiche per l’acquisizione del plateatico a patrimonio e di recepire le richieste degli operatori di Portuense per favorirne lo spostamento. In particolare le esigenze di questi ultimi “sono state discusse negli anni, ma sono rimaste inascoltate – ha dichiarato il Consigliere – Gli interventi costerebbero circa 70mila euro, potrebbe intervenire il Municipio ma la nostra mozione è stata bocciata con la scusa che ci si stava già attivando”. Altra cosa da rimettere a posto saranno i danni dei vandali, che verranno sanati dalla ditta costruttrice, ma “quando il mercato passerà al Municipio, l’amministrazione dovrà prendersene carico. Se i vandali continueranno ad agire – ha continuato Marsella – questo sarà un onere alto da dover pagare”. Dunque si dovrebbe puntare a risolvere le pratiche burocratiche, sanare i danni subiti, risolvere gli interventi richiesti dagli operatori e aprire finalmente il mercato.

DALLE OPPOSIZIONI – Tenere un’opera del genere inutilizzata e alla mercé dei teppisti è davvero uno spreco, considerando anche quanto è costata. Lo ricorda Maurizio Veloccia, Consigliere Pd ed ex Presidente del Municipio XI: “Per l’ultimo stralcio di lavori sono stati spesi 1 milione e 300mila euro, considerando i 500mila precedenti si arriva a un totale di 1 milione e 800mila euro. È passato più di un anno dalla fine dei lavori, da allora non si è riusciti a completare il collaudo e il mercato è stato vandalizzato, provocando un danno a tutti i cittadini. Questo è un vero disastro amministrativo e tecnico”. Anche per Daniele Catalano, Consigliere municipale Fdi, bisognerebbe risolvere questa situazione di stallo: “Gli operatori sono stati da subito molto chiari e condivido il loro pensiero. Finché il mercato non sarà pronto e fruibile essi non hanno alcuna intenzione di muoversi, anche perché ad oggi significherebbe spendere di tasca propria risorse economiche per fare gli interventi da loro richiesti. Tutta questa attesa, inoltre, non sta alimentando una seria discussione sul futuro commerciale della zona”.

DAL MUNICIPIO – L’Assessore ai Lavori Pubblici municipale, Giacomo Giujusa, ha confermato che il ritardo accumulato è solo per via della burocrazia ma che il Municipio ha sollecitato il Dipartimento Simu sia per il collaudo definitivo, che per verificare se si potrà venire incontro alle esigenze degli operatori. “I danni degli atti vandalici – ha dichiarato – saranno sanati dall’impresa che ha in carico anche la sorveglianza della struttura e gli interventi verranno fatti subito dopo il collaudo. Inoltre abbiamo verificato che pavimenti, rivestimenti e scarichi non sono stati completati, in quanto non previsti dal progetto, quindi gli operatori lamentano di non avere un mercato compiuto. Abbiamo chiesto al Dipartimento, quindi, se è possibile fare questo tipo di completamento, prima di prendere in carico il plateatico”.
Si riusciranno ad accontentare gli operatori, per poi aprire finalmente un polo commerciale promettente, valorizzandolo a dovere?

Serena Savelli