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Auto della PS guidata dal rom, arrivano le denunce

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La Questura ricostruisce l’accaduto: denunciati l’uomo al volante, la figlia e chi ha permesso il ‘giro’ in auto

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ILCASO – Il video in pochissime ore, fino alla rimozione dai social network, è stato visto da tantissime persone, tanto da farlo diventare un caso su cui si sono orientate le indagini della Questura di Roma. Nella giornata di ieri i risultati delle indagini di questi giorni per identificare il rom alla guida dell’auto di scena rappresentante una volante della PS. “Avrebbe chiesto ed ottenuto, dai responsabili di una ditta privata autorizzata al noleggio di auto con colori di istituto della Polizia, il permesso per effettuare un giro a bordo della volante – scrivono dalla questura – La scena, ripresa con un telefonino cellulare dalla figlia dell’uomo, un rom domiciliato presso il campo nomadi di via della Monachina, è stata postata dalla ragazza sul suo profilo Facebook e in poco tempo ha ottenuto migliaia di visite e condivisioni procurando allarme tra gli utenti”. 

LE INDAGINI – Le indagini, effettuate nell’immediatezza, hanno consentito di verificare, dopo un’attenta visione delle immagini “che il veicolo in questione, per fattezze, accessori e segni identificativi, era da considerarsi un “facsimile”, solitamente affittato e usato per scene cinematografiche e di proprietà di ditte private”. La Polizia ha immediatamente fatto rimuovere il video dai social network: 

LA RICOSTRUZIONE – “Dagli accertamenti è emerso che l’auto, di proprietà di una ditta privata con sede in Roma, era stata da quest’ultima affittata ad una produzione cinematografica per girare alcune scene di un film nei pressi di un campo nomadi di via della Monachina – spiega la Questura in una nota che ricostruisce l’accaduto – Al termine delle scene, un operaio della ditta privata è andato a ritirare le auto che, con una bisarca sarebbero poi state riportate nei loro ricoveri. In questo frangente, alcuni occupanti del campo nomadi avrebbero chiesto all’operatore di effettuare un giro alla guida della “volante” , riuscendo alla fine ad ottenere il consenso”. 

LE DENUNCE – Dopo aver ricostruito l’intera vicenda, gli investigatori, anche sulla base delle dichiarazioni rese dalle parti, hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà del cittadino nomade e di sua figlia, sequestrando l’auto ed elevando sanzioni amministrative a carico del responsabile della ditta di noleggio. Denunciato anche l’operaio che si è prestato alle richieste del nomade concedendogli di effettuare alcuni giri a bordo del veicolo.