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Gianicolense: 400mila euro per sistemare la nuova voragine

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Questi i costi dell’intervento da realizzare nel minor tempo possibile

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LA NUOVA VORAGINE – Giusto il tempo di rimuove le transenne davanti l’ingresso dell’Ospedale San Camillo, che già sono state riposizionate poco più avanti sulla Circonvallazione Gianicolense. Una nuova voragine si è infatti aperta sul manto stradale la scorsa notte, facendo andare rapidamente in tilt il traffico. Una buca di tre metri e mezzo di diametro per due metri e mezzo di profondità, che ha causato il restringimento della carreggiata e la deviazione degli autobus sulla corsia riservata ai filobus. Il neo assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, ha spiegato in una intervista al Corriere che Italgas e Acea hanno già concluso i loro rilevamenti senza trovare alcuna perdita. “Ad ore – ha detto l’Assessore – definiremo i tempi dell’intervento che sarà rapido”. 

I COSTI DELL’INTERVENTO – Da analizzare anche i costi di questa sistemazione: circa 400mila euro. Non essendo stata causata da perdite o da collassi della rete fognaria, il costo sarà completamente a carico del Comune di Roma: “Va ricostruita la base su cui poggia lo strato d’asfalto” ha spiegato Pucci. Che aggiunge: “Oltre alla questione della manutenzione stradale, abbandonata negli ultimi anni per mancanza di fondi e programmazione, esiste anche un problema di rapporto tra Comune e aziende di acqua, gas, luce e telefonia: i loro interventi, a volte, danneggiano la massicciata, oltre a creare i classici avvallamenti”. Su questo l’assessorato starebbe lavorando, sia con il regolamento cavi che sul Piano per la sistemazione delle buche

DALL’OPPOSIZIONE – Intanto non mancano le critiche e le perplessità dell’opposizione Municipale. “La seconda buca che si è aperta lungo la circonvallazione Gianicolense è l’ennesimo campanello d’allarme sulle condizioni del sottosuolo del quartiere Monteverde – annunciano in una nota il consigliere regionale, Fabrizio Santori, e quello municipale, Marco Giudici – Condizioni gravissime, che il sindaco Marino e la sua giunta fanno finta di non vedere, mentre i cittadini di Monteverde sono prigionieri del traffico, dei disservizi e dell’abbandono del territorio. Oltretutto – aggiungono – nel silenzio connivente delle amministrazioni comunali e municipali di Roma, la giunta Zingaretti della Regione Lazio ha chiuso il Servizio Geologico Regionale, ossia l’ufficio che consentiva di affrontare il problema della prevenzione idrogeologica di Roma. Ora chiediamo che il sindaco Marino si svegli e garantisca la messa in sicurezza del quartiere per scongiurare gravi danni ad automobilisti e motociclisti e garantire la ripresa di una circolazione stradale regolare”. 

LM