
Tratto da Urlo n.205 ottobre 2022
BRAVETTA – La Scuola entra nel Forte Bravetta e lo fa con un protocollo firmato il 21 settembre dal Sindaco, Roberto Gualtieri, dall’Assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e dalla Dirigente Scolastica, Paola Vigoroso, dell’Istituto di istruzione superiore Via Silvestri 301, alla presenza del Presidente del Municipio, XII Elio Tomassetti. L’intento di questo accordo è quello di realizzare il progetto didattico dal titolo “Forte Bravetta, luogo della memoria”. Il Forte, la cui costruzione è stata terminata nel 1883, si trova nel “Parco dei martiri di Forte Bravetta” e, durante il periodo fascista prima e l’occupazione nazista poi, è stato la sede prescelta per l’esecuzione delle condanne a morte di partigiani e antifascisti. Un luogo isolato rispetto alla città (quindi perfetto per le esecuzioni) che è divenuto assolutamente simbolico per la storia della resistenza a Roma, ma che purtroppo negli anni non è mai stato particolarmente valorizzato.
IL PROGETTO SUL FORTE
“Oggi firmiamo con grande gioia un bel progetto per Forte Bravetta, frutto del lavoro condiviso, che realizza un tassello importante di idea di città, concretizza il rapporto tra scuola e territorio valorizzando la memoria di un luogo storico e simbolico, coniugata alla bellezza naturalistica della Valle dei Casali – ha commentato il Sindaco, Roberto Gualtieri – Ringrazio i ragazzi che parteciperanno al progetto, perché le scuole sono poli aperti alla città, un ambito su cui stiamo lavorando molto con la pedonalizzazione delle strade, i protocolli per le ristrutturazioni energetiche, l’inaugurazione di nuove scuole, l’allungamento degli orari, l’apertura di strutture nel pomeriggio“. Il progetto ha diversi obiettivi che puntano alla valorizzazione del Forte, il quale però al momento è chiuso (se non per qualche visita organizzata dagli instancabili attivisti dell’Anpi) e poco conosciuto persino dai cittadini della zona. Gli studenti dell’IIS Silvestri realizzeranno una mostra permanente con 16 pannelli divulgativi per illustrare la storia e le varie trasformazioni che hanno caratterizzato il Forte Bravetta. Sempre gli studenti avranno poi il compito di formarsi e di organizzare delle vere e proprie visite guidate alla struttura che saranno aperte alla cittadinanza. Non mancherà nemmeno l’allestimento di uno spazio utile a proiettare il cortometraggio “Un forte silenzio”, realizzato dall’Istituto sulle vicende che hanno caratterizzato il forte durante il secondo conflitto mondiale e l’occupazione nazista di Roma. Sarà infine organizzata una rappresentazione teatrale con letture di documenti e lettere dei condannati a morte.
LA DELIBERA SULLA RIQUALIFICAZIONE
La riqualificazione del Forte non passa però soltanto dal coinvolgimento degli studenti romani. Su quest’area insiste infatti un Delibera capitolina, approvata alla fine dello scorso maggio, che punta al recupero del Forte Bravetta. Il mezzo per arrivare a questo obiettivo, perlomeno secondo le aspettative della Giunta capitolina, sarebbe un protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Agenzia del Demanio per avviare l’iter per il passaggio del Forte a patrimonio capitolino, affidando anche a “Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio” l’elaborazione di uno studio tecnico-urbanistico per la predisposizione di un programma di valorizzazione, che potrà essere destinato alla produzione culturale con laboratori di arte, musica e cinema.
Andrea Calandra