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La Casetta Garibaldina di Monteverde: un bene da valorizzare

Dopo decenni di complicazioni burocratiche, la Casina avrà una nuova destinazione

Tratto da Urlo n.223 maggio 2024

MONTEVERDE – All’altezza di Largo 3 giugno 1849, tra via Aurelia Antica e via di San Pancrazio, c’è uno stabile dal grande valore storico, la cosiddetta ‘Casetta Garibaldina’ o anche ‘Casale di San Pancrazio’, una struttura da tempo inutilizzata. La casetta, dove alloggiò Giuseppe Garibaldi durante l’assedio francese del colle romano, ha una lunga ed intricata storia burocratica e dopo mancate demolizioni, sovrapposizioni di competenze e cambi di destinazione di uso, finalmente, dopo i primi lavori di ristrutturazione del 2016, dovrebbe diventare un centro culturale di aggregazione giovanile. “La Casetta Garibaldina è la solita promessa del Presidente Tomassetti, che a inizio consiliatura aveva farneticato che sarebbe stata riaperta da lì a sei mesi mentre ad oggi, dopo quasi tre anni, è ancora chiusa. Abbiamo avanzato delle proposte, come una casa per i padri separati, un coworking o un centro giovanile, ma attendiamo fiduciosi gli sviluppi”, così dichiarano Pietrangelo Massaro e Alessandro Galletti, consiglieri Fi al Municipio XII.

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GLI ULTIMI AVVENIMENTI

La situazione a inizio consiliatura era difatti ferma ai lavori del 2016, conferma al nostro giornale l’Assessora al Patrimonio del Municipio XII, Stella Squillace. Spiegando che la parte esterna era ancora un cantiere occupato da ponteggi e che la struttura aveva ancora una destinazione d’uso residenziale: per svolgere attività socio-culturali il Municipio ha dunque dovuto chiedere un’autorizzazione sia alla Sovrintendenza capitolina sia alla Soprintendenza nazionale. “Abbiamo così messo in essere tutti gli atti amministrativi necessari per poter ottenere l’autorizzazione”, continua l’Assessora Squillace. Nel bilancio previsionale 2022-2024 sono poi stati stanziati dei fondi per il completamento della bonifica interna ed esterna. “La restituzione alla cittadinanza di strutture dismesse che possano diventare centri di aggregazione giovanile, come per esempio quelle di piazza Merolli e di via Longhena 84, resta un punto per noi fondamentale”, continua Stella Squillace. Successivamente alla ristrutturazione, durante tutto il 2023, anche grazie al confronto con i Dipartimenti capitolini, è andato avanti l’iter per l’acquisizione definitiva di tutta l’area a patrimonio municipale. Così il 14 giugno 2023 c’è stata questa immissione definitiva in possesso.

I MOTIVI DEI RITARDI

Ma come mai dopo l’insediamento delle giunte, capitolina e municipale, ormai nel lontano novembre 2021, la storica ‘Casetta Garibaldina’ è ancora recintata? Continua a spiegarcelo l’Assessora Squillace. A seguito delle verifiche documentali che erano state effettuate dall’Ufficio Tecnico del Municipio, “era emersa la necessità di procedere alla verifica del frazionamento catastale dell’area esterna della Casetta”, poiché in pratica non risultava appartenente alla struttura stessa. “È sorta anche la necessità di effettuare adeguamenti dell’edificio, tra i quali la possibilità di inserire un ascensore esterno per l’accesso delle persone con disabilità”. In pratica, spiega l’Assessora, c’è stato un allungamento dei tempi per le problematiche catastali e perché la parte esterna e il parcheggio limitrofo risultavano ancora in carico al Campidoglio. Infine c’era la necessità di reperire fondi per gli adeguamenti richiesti. Difatti sono stati messi a bilancio municipale, oltre ai 99mila euro per la bonifica, anche altri 228mila euro, dei quali ben 28mila solo per la regolamentazione catastale. “Aspettiamo l’affidamento dei lavori, speriamo che possano iniziare a fine 2024. Verosimilmente la data di apertura al pubblico dovrebbe essere nel 2025”, conclude l’Assessora al Patrimonio.

Giancarlo Pini