Home Municipi Municipio XII

Monteverde: al via la valutazione delle proposte per il nuovo mercato

A dicembre il vincitore del concorso di progettazione per San Giovanni di Dio

Tratto da Urlo n.183 Ottobre 2020

MONTEVERDE – Il 5 ottobre si è conclusa la prima fase del concorso di progettazione per l’attesissima riqualificazione del mercato di piazza San Giovanni di Dio. Il concorso è stato bandito da Roma Capitale in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma. Sono pervenute circa 50 proposte che dovranno ora essere esaminate. Le 5 più meritevoli passeranno alla seconda fase che si concluderà a fine novembre. Per dicembre sarà comunicata la graduatoria.

Ads

IL CONCORSO PER IL NUOVO MERCATO

Sono due i concorsi di progettazione che hanno preso avvio lo scorso 2 settembre, quello per la realizzazione del nuovo Polo civico Flaminio e quello per il nuovo Mercato di Piazza San Giovanni di Dio. Entrambi hanno lo scopo di rendere alla città spazi pubblici e servizi per la collettività. “Rigenerazione urbana significa restituire ai cittadini luoghi abbandonati, non utilizzati o non più adeguati alle esigenze del territorio”, ha spiegato la Sindaca Virginia Raggi: “Vogliamo farlo garantendo la qualità degli spazi architettonici attraverso i concorsi pubblici di progettazione, che ci permettono di selezionare i migliori progetti grazie al confronto concorrenziale tra i migliori studi e professionisti europei”. “L’obiettivo – ha aggiunto l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Luca Montuori – è dotare la città di nuovi servizi, nuovi luoghi di incontro e scambio, luoghi che guardino anche alle recenti trasformazioni dei modi di vivere lo spazio pubblico”. Il concorso per il nuovo mercato – specifica una nota del Campidoglio – mira a ottenere non solo la progettazione di un’opera pubblica di grande importanza, ma anche la realizzazione di una centralità del ruolo che il mercato ha nell’interazione con il contesto urbano: il nuovo progetto dovrà rispettare la funzione aggregativa della piazza e dovrà dare vita a uno spazio nel quale sia possibile svolgere anche altre attività, non solo connesse alla commercializzazione, una “piazza-mercato” insomma che possa essere vissuta anche al di fuori delle ore di apertura del mercato stesso.

FASI, TEMPISTICHE E FONDI

Il concorso prevede due fasi. Nella prima ai partecipanti è stato chiesto di individuare delle strategie generali, guardando al contesto in cui il mercato è inserito, ragionando già in questa fase sulle ipotesi di spostamento temporaneo di questo in aree limitrofe a quella attuale. Nella seconda fase saranno valutati gli approfondimenti e il progetto di dettaglio degli spazi. “Con la presentazione di circa 50 proposte si è conclusa la prima fase del concorso – ha spiegato Claudio Cardillo, presidente della Commissione Mobilità e Urbanistica del Municipio XII – Una commissione di esperti sceglierà le 5 che parteciperanno alla seconda fase. Dopo anni di ‘chiacchiere’ finalmente ci si avvia verso la realizzazione di un sogno. Un ringraziamento, oltre che alla Commissione urbanistica che presiedo, anche al Dipartimento PAU, all’Assessore Luca Montuori e al suo staff”. Entro la fine di ottobre, secondo il crono-programma, saranno individuati gli ammessi al secondo grado del concorso che avranno tempo fino a fine novembre per inviare gli elaborati. A inizio dicembre sarà pubblicata la graduatoria finale. I vincitori si occuperanno poi di redigere il progetto definitivo ed esecutivo. Il costo stimato dall’amministrazione per la realizzazione del nuovo mercato è di 4,2 milioni di euro circa, mentre il valore del concorso di progettazione si aggira intorno ai 390mila euro, tutti fondi comunali.

LE REAZIONI

Hanno commentato la notizia i consiglieri municipali Giovanni Picone e Marco Giudici (Lega) che hanno puntato il dito sui ritardi: “Il territorio e i commercianti hanno urgente bisogno di un mercato nuovo, pulito, sicuro che sia anche un centro di aggregazione per il quartiere. La prima fase del bando delle idee, una vittoria delle opposizioni contro la linea assurda che era stata voluta dalla Giunta Crescimanno, si chiude però con grave ritardo e con un costo a carico delle casse municipali molto alto. Il finanziamento del concorso infatti era previsto nel bilancio 2019, mentre questo si sta svolgendo a fine 2020. Alla progettazione lo scorso anno inoltre erano state destinate delle somme del Municipio, dirottate al Campidoglio, inizialmente destinate a opere di manutenzione stradale sul territorio”. Il riferimento è al fatto che lo scorso anno, quando per la prima volta venne annunciato il concorso, furono destinati alla progettazione del mercato dei fondi municipali (150mila euro, frutto di un risparmio derivante dal rifacimento di via del Casaletto), alla fine non impiegati per questo scopo. Il Municipio ci ha riferito che quei soldi sono andati nelle casse di Roma Capitale nel 2019, ma che lo stesso ha poi provveduto ad assegnare quest’anno nuove somme al Municipio, comprensive dei 150mila euro, per la realizzazione di altre opere. “Rimarremo vigili – hanno concluso Picone e Giudici – affinché le promesse del M5S vengano rispettate e questo progetto si chiuda nel più breve tempo possibile, anche perché abbiamo già visto come il duo Crescimanno-Raggi è in grado di gestire opere di questa portata. Per info chiedere ai genitori della scuola Girolami”. Per Elio Tomassetti, consigliere municipale del Pd, invece è “assurdo che il M5S canti vittoria e ‘si venda’ come realizzato il nuovo mercato quando, dopo quasi 5 anni di consiliatura, non abbiamo ancora nemmeno il progetto. È una presa in giro nei confronti di cittadini e commercianti i quali oltretutto, in questa fase di emergenza Covid, stanno andando avanti da soli, senza alcun ausilio da parte dell’Amministrazione. Per quanto riguarda i soldi per la realizzazione dell’opera come Pd abbiamo sempre chiesto che venissero impiegati fondi pubblici (inizialmente si era parlato di Project Financing, un finanziamento privato, ndr) ma è bene sottolineare che le somme (i 4,2 milioni di euro, ndr) non risultano ad oggi vincolate. Sono infatti inserite in un piano previsionale ma non sono bloccate: se nel frattempo quei fondi dovessero servire per altre urgenze, potrebbero ancora essere spostati altrove. Gli unici soldi realmente impegnati sono quelli per la progettazione”.

Anna Paola Tortora