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Monteverde: ancora incerto il futuro dell’ex scuola De Andrè

Sfumato il progetto di recupero come ‘casa di comunità’ per scadenza dei termini

Tratto da Urlo n.224 giugno 2024

MONTEVERDE – Chiuso da quasi quattro anni per inagibilità, abbandonato e vandalizzato, danneggiato da un incendio solo qualche giorno fa, l’edificio in cui sorgeva la scuola De Andrè, in via Fabiola, continua ad essere oggetto di abbandono e degrado senza trovare una definitiva destinazione d’uso. Nessun alunno ha più messo piede nell’edificio, in quanto le classi sono state trasferite nella scuola Giorgio Franceschi di via di Donna Olimpia, insieme agli uffici amministrativi. Tuttavia, sembrava esserci una speranza per il recupero dell’edificio che, in parte, era stato inserito in un progetto di riqualificazione che avrebbe ospitato una “casa di comunità”, una struttura sociosanitaria che offre al cittadino accesso di prossimità all’assistenza non urgente, gestita dalla Asl Roma 3, da realizzare tramite una linea di finanziamento del Pnrr. I tempi per la sua realizzazione, però, si sono allungati troppo e dalla Regione è arrivato lo stop a inizio maggio, in quanto non ci sarebbero più i termini per rispettare le tempistiche fissate dal Pnrr. Questo è quanto emerso dall’ultima riunione della commissione Trasparenza del XII Municipio, richiesta dal capogruppo della Lega in Municipio Giovanni Picone, per chiedere delucidazioni sulla questione.

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IL MUNICIPIO E IL MINISTERO

Il Presidente Tomassetti attribuisce le responsabilità al Ministero dell’Istruzione per non aver dato il via libera definitivo allo sgombero dei locali della scuola: “La situazione dell’immobile di via Fabiola 15 ci preoccupa molto. Come ente comunale abbiamo creduto molto che la Regione potesse adempiere ai suoi doveri e ci siamo impegnati, in sinergia con la Asl Roma 3, per reperire ulteriori fondi per consolidare l’intera struttura e salvarne una parte per la scuola – afferma – Si tratta di un investimento enorme, di circa 10 milioni, che potevamo approcciare solo con fondi extra come quelli del Pnrr. Ora ci troviamo in una fase di impasse che non comprendiamo e per cui attendiamo con urgenza una risposta dal Ministero. Negli ultimi giorni si sono intensificati i rapporti con la scuola, e davvero il nostro pensiero va alla comunità scolastica guidata con forza dalla dirigente Fanny Greco. Comunque vada, il Municipio e la scuola del territorio lotteranno per trovare una nuova soluzione. Ad esempio, se il Ministro porrà il veto sulla eliminazione del vincolo scolastico, allora potrebbe darci i soldi per il recupero della struttura e l’immediata messa a disposizione della comunità scolastica territoriale. Attendiamo, ma non ancora per molto”.

L’OPPOSIZIONE

Diversa la posizione del capogruppo della Lega in Municipio, Giovanni Picone, che parla invece di colpevole fallimento da parte del gruppo di maggioranza, in quanto il progetto che è venuto meno era l’unica strada percorribile per recuperare lo stabile di via Fabiola. “I cittadini devono sapere che una scuola di Monteverde, patrimonio storico del quartiere e non solo, è chiusa da anni, complice il lassismo del Pd municipale e di come si gestisce vergognosamente il patrimonio pubblico, e rischia di rimanere abbandonata per sempre. Non essendosi concluso l’iter avviato almeno 2 anni fa, ormai fuori tempo massimo per aderire ai fondi del Pnrr, l’Asl si è ufficialmente tirata indietro, ovvero l’unico ente che si era fatto avanti lanciando un’ancora di salvataggio al Municipio. Solo grazie alla nostra azione in Commissione Trasparenza i cittadini sanno la verità. Non ci rimane che chiedere ora le dimissioni dell’Assessore al Patrimonio del Municipio XII perché abbiamo perso vergognosamente l’unica opportunità di rimettere a sistema, a costo zero per l’Amministrazione, un immobile strategico per il quartiere”.

Marta Dolfi