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Municipio XII: al via il progetto del Centro di Raccolta a Massimina

Per le opposizioni l’indicazione di via Chesi è una scelta sbagliata

Tratto da Urlo n.185 Dicembre 2020

MUNICIPIO XII – Secondo la Delibera capitolina discussa in commissione il 23 novembre scorso, saranno 26 i nuovi centri di raccolta a Roma portando il totale a 40 strutture. In Municipio XII l’area scelta è quella di via Bartolomeo Chesi (Massimina), un’indicazione rivendicata dalla maggioranza penta-stellata: “Siamo molto soddisfatti del risultato – dichiara Novella Terribili, Assessore alle Politiche dei Rifiuti e del Decoro Urbano del XII Municipio – La questione rifiuti a Roma è difficile da gestire e i nuovi centri di raccolta rappresentano l’unica soluzione concreta all’abbandono di rifiuti ingombranti. Per dare la misura di quanto sia onerosa la gestione di questi ultimi per il Municipio e, di conseguenza, per i cittadini, fornisco un solo dato: l’ultima pulizia di via Bartolomeo Chesi ci è costata circa 30 mila euro. Tutti costi extra rispetto a quelli già sostenuti con la Tari dalla cittadinanza”.

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LA SCELTA DI MASSIMINA

Queste le ragioni dell’indicazione di via Chesi: “Essendo questa strada attualmente una vera e propria discarica abusiva – seguita Terribile – quella di destinarla ad isola ecologica rappresenta una concreta possibilità di riqualificarla. Inoltre sarà nostra premura studiare il progetto meno impattante visivamente, posto già che l’opera non creerà nessun disagio alla cittadinanza sotto gli altri punti di vista”.

LE REAZIONI

Il Consigliere della Lega Giovanni Picone sottolinea come sui rifiuti ci si concentri sempre sugli stessi quadranti: “Ancora una volta nelle aree più periferiche di Roma, dove il territorio chiede servizi, invece vengono portati i rifiuti in mini-discariche spacciate per isole ecologiche. È esattamente il caso di via Bartolomeo Chesi, un luogo dove i privati sversano abusivamente i rifiuti e dove i cittadini chiedono da anni una riqualificazione dell’accesso al ‘Boschetto’ di Massimina. Ora invece, grazie al M5S, proprio lì sorgerà un’Isola Ecologica dove i rifiuti saranno portati in pianta stabile. Siamo davvero senza parole”. Anche per il Pd la scelta di collocare l’isola ecologica nella Valle Galeria, a Massimina, è senza dubbio sbagliata, “specie e soprattutto in un’area vicino al bosco di Massimina, che da tempo si sta tentando di riqualificare – dichiarano i consiglieri Pd, Elio Tomassetti, Augusto Rossi, Lorenzo Marinone e Daniela Cirulli – La nostra proposta è quella di avviare l’iter di cambio di destinazione urbanistica in Consiglio Comunale per indicare largo Langosco come area. L’isola ecologica a Massimina, infatti, verrebbe utilizzata solo dai residenti di zona (circa 7mila persone); collocarla in largo Langosco invece vedrebbe il suo utilizzo anche dai cittadini di Pisana e Bravetta, e si parla di circa 30mila persone”.

IL COINVOLGIMENTO

Nulla in contrario su questa nuova opera, ciò che contesto è il metodo messo in pratica dall’amministrazione 5Stelle – interviene la ex consigliera del M5S, ora di ‘Europa Verde’, Patrizia Di Luigi – avviare questo progetto a fine consiliatura e senza alcun coinvolgimento della cittadinanza sono palesi contraddizioni rispetto a due punti cardine indicati nel loro programma elettorale: la risoluzione del problema rifiuti e la partecipazione dei cittadini alle decisioni”. Lo stesso non coinvolgimento che la Di Luigi denuncia anche in Municipio, sottolineando come le opposizioni non siano state informate ufficialmente dell’iter attuato per l’individuazione dell’area da destinare ad isola ecologica: “Come presidente della Commissione Speciale Malagrotta ho ritenuto importante convocare la Commissione invitando l’assessore alle politiche dei Rifiuti, Terribili, e l’assessore all’Urbanistica, Rossi, a delucidarci sull’iter in corso, ma nessuno dei due assessori si è presentato e ad oggi nessuna comunicazione ufficiale sullo stato dei fatti è pervenuta alle opposizioni”.

Marta Dolfi