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Municipio XII: da anni si cerca una nuova sede

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Di fronte ad una spesa annua di circa 650mila euro si riapre il dibattito sulla necessità di una soluzione alternativa

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Tratto da Urlo n.123 marzo 2015

MONTEVERDE – Sono anni che se ne parla e periodicamente la questione relativa alla sede del Municipio XII torna all’attenzione dell’opinione pubblica. L’edificio di via Fabiola è di proprietà privata e l’Amministrazione ogni anno paga una cifra che si aggira intorno ai 650mila euro per l’affitto dei locali. La discussione assume ancora più valore se inquadrata nel periodo storico attuale dove l’assenza di risorse è la spada di Damocle di tutte le Amministrazioni. Ciclicamente, dicevamo, la problematica torna a galla. Da anni si chiede che venga trovata una sede alternativa, ma per ora tutto è rimasto così.
A portare nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione questa volta sono stati Daniele Diaco e Silvia Crescimanno, Consiglieri del Municipio XII per il M5S, autori di un’interrogazione presentata in Consiglio a febbraio. Ma andiamo con ordine. Della necessità di individuare una sede alternativa per gli uffici municipali si parla già da un po’. La battaglia non ha colore politico ed è condivisa da tutti. Il 7 novembre 2013 è stata approvata in Consiglio all’unanimità una proposta di ordine del giorno che impegnava la presidenza del Municipio e la Giunta “ad attivarsi nei confronti del Sindaco e degli Assessori competenti per individuare nel territorio un immobile pubblico con ampiezza idonea per le esigenze di tutti gli uffici, dove poter trasferire la sede del Municipio XII”. Richieste analoghe, si legge nell’atto stesso, erano state avanzate già quattro anni prima, nel 2009. Oggi a più di un anno di distanza dal documento del 2013 non ci sono novità e per questa ragione i Consiglieri Diaco e Crescimanno hanno domandato a che punto sia la situazione attraverso l’interrogazione di cui si parla sopra, atto che al momento in cui scriviamo non ha ancora avuto risposta ufficiale. Nel documento si chiede anche se il Municipio abbia considerato il Forlanini, la cui chiusura sarebbe imminente, come sede alternativa per gli uffici. “L’affitto che si paga è inaccettabile per un’istituzione che fa fatica a trovare le risorse per la manutenzione delle strade e delle scuole”, dice Diaco: “I soldi risparmiati potrebbero essere impiegati per risolvere le problematiche del territorio, come quella relativa ai mercati rionali, che soffrono da troppo tempo abbandono e incuria non più sopportabili. Per dare maggiore forza alla nostra battaglia, intrapresa fin dai primi giorni dell’attuale consiliatura, inizieremo a breve una raccolta firme”.
La Presidente del Municipio XII, Cristina Maltese, ha assicurato che l’argomento è all’ordine del giorno e ha spiegato come problemi di ordine pratico si interpongano tra la questione e la sua risoluzione: “Per ospitare tutti gli uffici del Municipio (circa 400 dipendenti) serve una struttura di almeno 8/10mila metri quadrati. Anche se per ipotesi si pensasse di trasferire in una nuova sede solo gli uffici di via Fabiola (i vigili urbani infatti sono dislocati in via di Donna Olimpia, ndr), servirebbe comunque una struttura di grandi dimensioni per ottemperare a tutte le normative vigenti”, dice la Maltese, che seguita parlando anche della necessità che la stessa sede sia ubicata in una zona facilmente raggiungibile e centrale del territorio. Ha poi parlato delle alternative e dell’opera di ricerca condotta dal Municipio per trovare una soluzione: “Mi sto adoperando per capire quali possano essere le possibilità, al momento ne sono state individuate due: i palazzi della Provincia a via di Villa Pamphili e il Forlanini”, per il quale però i tempi per il recupero potrebbero essere lunghi e onerosi. E in merito a questa destinazione è acceso il dibattito, ricco di voci che chiedono che l’edificio mantenga la sua vocazione socio-sanitaria, per questo la Maltese precisa che la presenza del Municipio all’interno del Forlanini, un immobile di circa 153mila metri quadrati, non precluderebbe affatto l’ingresso di altre realtà. Proprio di questi giorni tra l’altro è la notizia riportata da Il Messaggero del trasferimento della Caserma dei Carabinieri in uno degli edifici esterni del Forlanini. Ancora la Maltese illustra anche le difficoltà fino ad ora incontrate: “Per entrambe le soluzioni è necessaria una lunga trattativa: nel primo caso il Comune dovrebbe acquistare almeno uno dei due palazzi della Provincia, servirebbe quindi un accordo tra i due enti. Nel secondo caso la questione è di difficile risoluzione fino a che non si capirà che destinazione avrà il Forlanini e in che modo 8mila metri quadrati dell’edificio potrebbero essere destinati al Municipio. Altre soluzioni adatte non esistono sul territorio”. C’è da ragionare dunque su queste due soluzioni in collaborazione con gli Assessorati competenti: “È un cammino lungo che stiamo seguendo anche con il nuovo Assessore al Patrimonio di Roma Capitale (per quanto riguarda l’ipotesi dei palazzi della Provincia) con il quale è in programma un incontro”, ha concluso la Presidente che ha ribadito il suo accordo sulla necessità di “ricollocare il Municipio in un luogo che, dopo una spesa di ristrutturazione, possa stabilizzarsi come un bene della collettività”.
Sulla questione è intervenuto anche Marco Giudici, Consigliere del Municipio XII e Presidente della Commissione Trasparenza: “Il Municipio deve trovare una sede alternativa. Nessuna delle giunte che si sono succedute negli anni ha mai rispettato le linee di indirizzo date dal Consiglio in tal senso. È una battaglia che non ha padre politico. Sono decenni che anche il centro destra chiede una nuova sede al fine di risparmiare e riallocare le risorse là dove servono per attività di natura sociale, per il ripristino di strade e marciapiedi e per le urgenze del territorio. Anche questa Giunta si è dimostrata bugiarda e inadempiente come le precedenti. Non si vede nemmeno all’orizzonte l’ombra di una nuova sede per il Municipio XII. Chiediamo che la Giunta si svegli e che cominci a decidere su questo argomento”. In merito all’ipotesi del Forlanini come sede alternativa Giudici commenta: “Mi piacerebbe che il Forlanini tornasse ad essere destinato ad attività socio-sanitarie e che altre sedi disponibili siano destinate agli uffici del Municipio ma in via residuale, purché si risparmi – conclude Giudici – andrebbe bene anche il Forlanini”.

Anna Paola Tortora