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Municipio XII, ex Caserma Bellosguardo: tra progetti di riqualifica e mancata riapertura

La denuncia di Lega e Pd. Ma il Consigliere Di Palma (M5S) afferma: “C’è molto lavoro dietro, non si conoscono i fatti”

Tratto da Urlo n.190 maggio 2021

MUNICIPIO XII – Solo per avere un’idea della situazione di Roma sul tema delle strutture in abbandono, è utile citare il censimento della Prefettura sugli stabili abbandonati della Capitale a rischio occupazione abusiva, risalente al 2019. Secondo questo censimento il 36% degli stabili appartiene al Comune, il 33% ai privati e un altro 13% fa riferimento ad altri enti pubblici, dal Demanio alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Per il restante 18%, invece, la proprietà è tutta da stabilire.

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DA LEGA E PD LA DENUNCIA

Tra gli immobili comunali di proprietà del Comune e oggetto negli anni di vari progetti di riqualifica, c’è l’ex caserma Bellosguardo in via di Villa Troili (Pisana). Ad aprile scorso un video reportage del consigliere municipale della Lega Giovanni Picone e del dirigente romano Fabrizio Santori ha denunciato il suo abbandono: “La storia dell’ex caserma Bellosguardo, con annessa importante area verde esterna, grida vendetta. I cittadini ricordano bene che con l’Amministrazione di centrodestra al Comune si cancellò la volontà del Sindaco Veltroni e del Prefetto Serra di fare di questi spazi un grande campo nomadi. Furono stanziati soldi non solo per la presa a patrimonio di questo bene, proveniente dal Ministero della Difesa, ma si investì anche in opere di manutenzione. Un bene poi abbandonato dalle Giunte Marino e Raggi che non hanno fatto nulla per trovare una destinazione d’uso allo spazio che avrebbe enormi potenzialità, anche per il rilancio di questa periferia romana“, concludono gli esponenti leghisti. Per il consigliere Tomassetti del Pd la colpa della giunta Raggi è quella di non aver proposto nulla, neanche un atto sul riutilizzo dell’ex caserma, dimostrando una significativa mancanza di progettualità e conoscenza del territorio: “La struttura era già stata oggetto di riqualificazione tra il 2011 e il 2012 con i fondi stanziati dal Municipio XII (governato dal centrosinistra) e quindi ‘pronta all’uso’. Invece è stata abbandonata. Noi pensiamo – conclude Tomassetti – che ci sia urgenza di aprirla per destinarla ai giovani, dato che l’area vive un’assenza cronica di luoghi di aggregazione”.

IL M5S RESPINGE LE ACCUSE

È il consigliere comunale 5 Stelle, Roberto Di Palma, che specifica di aver seguito per anni la vicenda, a raccontarne l’evoluzione: “Nel 2015 il Dipartimento SIMU di Roma Capitale approvava un progetto per la riqualificazione dello stabile per un importo di 687.420 euro. Alla fine del 2015 la società falliva, lasciando i lavori ancora da eseguire per 165.347 euro. Prima che il Tribunale emettesse l’atto che permetteva a Roma Capitale di emanare la decadenza dell’assegnazione dei lavori, passava oltre un anno. Nello stesso periodo la Protezione Civile di Roma Capitale riqualificava l’area intorno allo stabile, realizzando un campo di addestramento macerie e un campo cinofilo, appalto questo correttamente terminato. Il M5S dava l’indirizzo politico di terminare i lavori nello stabile per riaprire lo spazio, assegnando i lavori al secondo arrivato nella gara, al fine di realizzare un centro di Protezione Civile, che per la collocazione dell’area e gli investimenti fatti potrebbe essere importantissimo per tutto il centro Italia”. Ma il Demanio dello Stato è il proprietario di tutta l’area e (in sintesi) per 18 anni non ha notificato il canone che Roma avrebbe dovuto versare. Quando lo ha fatto, ha comunicato una cifra pari a 1.162.940 euro. “A quel punto – continua Di Palma – veniva bloccato lo stanziamento di circa 165.000 euro per terminare i lavori sulla palazzina, in attesa che si chiarisse la richiesta sugli affitti passati del Demanio. Abbiamo fatto molteplici riunioni sul tema e, su nostro impulso, il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha convocato il Demanio. Ovviamente – spiega – la pratica è passata in mano all’Avvocatura della Capitale. Chi è che fa la politica del nulla?”, conclude il consigliere Di Palma.

Marta Dolfi